Genova: donatori midollo osseo in aumento del 5% rispetto al 2022

di Filippo Serio

Per donare è sufficiente avere tra i 18 e i 35 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 chili

Dalla fine della pandemia continuano ad aumentare le iscrizioni al registro dei donatori di midollo osseo che si trova all'ospedale Galliera di Genova. Nei primi 8 mesi dell'anno sono stati reclutati 18.747, a livello nazionale, nuovi potenziali donatori, il 5% in più rispetto ai primi otto mesi del 2022, ma c'è bisogno di crescere ancora.

Per questo, in occasione della Giornata mondiale dei donatori di midollo, è stata avviata 'Match it now!', la settimana nazionale di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche, in programma fino a domenica 24 settembre.

"Questi numeri - spiega Nicoletta Sacchi, direttrice del Registro nazionale donatori di midollo osseo - ci hanno permesso di raggiungere il traguardo dei 490mila donatori, ma siamo ancora lontani dai numeri necessari per garantire di trovare il donatore giusto per tutti i pazienti che ne hanno necessità. In Liguria i donatori iscritti ogni anno sono circa 500, ma il nostro obbiettivo è di arrivare almeno a 700 donatori perché, purtroppo, il registro ligure dei donatori sta "invecchiando" e molti raggiunto il limite di età dei 55 anni non sono quindi più eleggibili per la donazione".

L'obiettivo di questa edizione di "Match it now!" 2023, quindi, è quello di offrire alle ragazze e ai ragazzi - è sufficiente avere tra i 18 e i 35 anni, godere di buona salute e pesare più di 50 chili - la possibilità di iscriversi al registro donatori, non solo nei centri trasfusionali degli ospedali italiani ma anche in tantissime piazze italiane, grazie all'impegno delle associazioni Admo, Adoces e Adisco".

Ogni anno, infatti, in Italia sono circa 2mila i pazienti di ogni età, bambini inclusi, per i quali viene attivata la ricerca di un donatore non consanguineo per un trapianto di midollo e la probabilità di trovare un "gemello genetico" compatibile per una donazione è molto bassa, circa una su 100mila. "Per questo è necessario aumentare il più possibile il numero degli iscritti attivi al registro - conclude Sacchi - ponendoci come primo traguardo arrivare almeno ai 500mila donatori".