Genova, domenica le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana: non ci sarà M5S

di Redazione

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Sfida tra "Civici Democratici Progressisti" (CSX) e "Per la Città Metropolitana" (CDX): 815 voteranno tra sindaci e consiglieri dei comuni dell'ex provincia

Genova, domenica le elezioni per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana: non ci sarà M5S

Domenica di elezioni "insolite" a Genova. Per la terza volta dalla sua istituzione nel 2014, vengono rinnovati i membri del Consiglio della Città metropolitana di Genova, nelle cosiddette elezioni di secondo livello, che si terranno dalle 8 alle 20 e il cui scrutinio inizierà poi la mattina dopo alle 8. Saranno due le liste di candidati che si sfideranno: 'Per la Città metropolitana' per il centrodestra e 'Civici Democratici Progressisti' per il centrosinistra. Spicca l'assenza del M5S, oltre che di altre forze politiche minori.

E' stata la legge n.56 del 2014 che ha sancito l'abolizione delle province con la loro contestuale trasformazione in enti amministrativi di secondo livello: per quattordici grandi città tra cui Genova ciò ha significato la nascita della Città metropolitana. Il Consiglio metropolitano è un organo composto da 18 membri più di diritto il sindaco del Comune di Genova: possono esservi eletti solo i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni del territorio dell'ex provincia e sono elettori solo i sindaci e i consiglieri comunali dei Comuni del territorio della Città metropolitana.

In queste elezioni in cui quindi è coinvolto soltanto chi fa politica sono circa 815 gli aventi diritto al voto. Nel 2017 l'affluenza nell'unico seggio allestito a Genova, a Palazzo Doria Spinola, nei locali della 'Sala Arazzi', fu del 76%. Per risultare conformi ai parametri di legge le due liste devono essere sottoscritte da almeno il 5% degli elettori e garantire il 40% di candidati al genere meno rappresentato: il centrodestra candida 8 donne e 10 uomini, il centrosinistra 6 donne e 8 uomini.  I parametri necessari alla presentazione delle liste fanno sì che i pentastellati, così come numerosi altri partiti politici, restino fuori, essendo stato eletto in Senato l'unico consigliere comunale del M5S a Genova, Luca Pirondini ed essendo nei piccoli Comuni molto radicate le liste civiche