Genova: arrestato falso broker che diceva di investire in criptovalute, tra i raggirati anche il calciatore Rovella, ex Genoa

di Redazione

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Ingannate dieci persone, alcune di Sestri Levante dove il sedicente intermediario passava l'estate

Genova: arrestato falso broker che diceva di investire in criptovalute, tra i raggirati anche il calciatore Rovella, ex Genoa

Arresti domiciliari e 59mila euro sequestrati per esercizio abusivo dell'intermediazione finanziaria e indebito utilizzo di bancomat. Sono i provvedimenti emessi a carico di un genovese di 24 anni dal gip del tribunale di Genova su richiesta della Procura ed esguiti dai finanzieri del comando provinciale. Le indagini, non ancora concluse, sono scaturite dalla denuncia di un cittadino che aveva investito 10mila euro in criptovaluta che non riusciva a riavere.

Gli accertamenti hanno evidenziato che l'indagato sebbene privo di abilitazione professionale, si qualificava come broker finanziario di una nota società d'investimenti londinese (sul proprio profilo "social business" si mostrava in giacca e cravatta sullo skyline della capitale Inglese) ed aveva raccolto cospicue somme da destinare al trading. Dalle indagini è emerso che sono 10 le persone, intenzionate ad investire in criptovalute, quasi tutti suoi coetanei, che sono state raggirate; alcune residenti a Sestri Levante, dove il sedicente broker trascorreva l'estate.

Tra le "vittime" del falso broker anche Nicolò Rovella, ex Genoa oggi al Monza in prestito dalla Juventus. Il calciatore, che aveva conosciuto il sedicente broker tramite un ex giocatore delle giovanili rossoblù, aveva investito 5mila euro: “Mi aveva detto dopo qualche mese - ha testimoniato Rovella - che il mio investimento aveva reso 20mila euro, ma quando gli ho chiesto di avere i miei soldi ha messo sempre una scusa dopo l’altra per non ridarmeli. Dopo molteplici tentativi, sono riuscito a riavere indietro poco più di mille euro tramite bonifico bancario”.

Attraverso il passaparola nella cerchia delle proprie amicizie, l'indagato aveva avuto la possibilità di promuovere l'investimento in criptovalute, promettendo rendite alte fino al doppio di quanto investito. Aveva raccolto oltre 77mila euro. Ai raggirati forniva falsi report mensili sull'andamento dei presunti investimenti Infine, appropriandosi della tessera bancomat di una prozia aveva fatto prelievi di contanti dal conto della donna sottraendole oltre 6mila euro in pochi giorni