Genova, Anpi: ""Esponenti di CasaPound nelle scuole per il Giorno del Ricordo"

di Redazione

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Associazione partigiana al sindaco Bucci: "Era al corrente dell'accaduto?"

Genova, Anpi: ""Esponenti di CasaPound nelle scuole per il Giorno del Ricordo"

"La presenza di esponenti ben noti di CasaPound, (foto d'archivio di una manifestazione del sodalizio), due attivisti tra cui un editore e autore di testi che negano le responsabilità nazifasciste nella Seconda Guerra Mondiale, all'incontro con i ragazzi delle scuole secondarie e primarie della Valbisagno in occasione del Giorno del Ricordo, è un fatto gravissimo e sconcertante verso il quale Anpi non può che esprimere una decisa condanna". Lo si legge in una nota di Anpi Liguria che ricorda come il Giorno del Ricordo sia "una solennità civile italiana istituita per legge per 'conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".

"Non a caso - prosegue la nota dell'Anpi - il presidente Gianfranco Pagliarulo ha segnalato come si debba "ricordare interamente", cioè considerando le violenze inferte dall'esercito fascista italiano su quelle popolazioni, e non soltanto la tragedia delle foibe, diventata da parte di molti esponenti di destra e ultradestra una sorta di 'vendetta morale' contro la Resistenza. E' quindi vergognoso e inaccettabile che in un luogo istituzionale sia stata prevista una presenza di CasaPound (nella Bassa Valbisagno addirittura insieme ad un'assessora del Comune di Genova!) per "spiegare" ai ragazzi quello che è accaduto sul confine orientale d'Italia ottant'anni fa. Non si tratta di opinioni: CasaPound non solo non ha mai preso le distanze dal nazifascismo, ma anzi ha sostenuto e sostiene idee, comportamenti - come l'adozione del saluto romano - e azioni legate a intolleranza e razzismo".

Anpi chiede dunque al sindaco Marco Bucci, presidente del Comitato permanente della Resistenza "se sia stato a conoscenza di quanto accaduto e, soprattutto, se ritenga che nei Municipi si possa fare qualsiasi cosa salta in mente a qualche consigliere dai sentimenti nostalgici, senza che ci sia la minima vergogna".