Genova, Amici dell'Acquario: alla scoperta delle foreste sottomarine del Mar Ligure

di Redazione

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Mercoledì 17 aprile alle 17 Marzia Bo e Laura Castellano parleranno di un aspetto particolare dell'ecosistema sottomarino

Genova, Amici dell'Acquario: alla scoperta delle foreste sottomarine del Mar Ligure

Mercoledì 17 aprile 2024 alle 17 all'Auditorium dell'Acquario di Genova, nell’ambito del ciclo di incontri dal titolo “Come è profondo il mare”, Marzia Bo, Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università di Genova, e Laura Castellano, Curatrice Settore Mediterraneo dell’Acquario di Genova, parleranno delle foreste sottomarine del Mar Ligure e dei progetti di ricerca che le hanno studiate negli ultimi 10 anni.

Le foreste sottomarine sono uno degli ecosistemi più rappresentativi del mare. Formate da organismi eretti a sviluppo arborescente, come spugne e coralli, conferiscono tridimensionalità ad un ambiente altrimenti bidimensionale, e, alterando il normale corso delle correnti di fondo, favoriscono il ristagno di materiale organico e larve in prossimità di alcune zone del fondale, rendendole particolarmente idonee allo sviluppo di una ricca fauna associata. Le foreste sottomarine sono infatti considerate degli hotspot di diversità. La loro presenza è particolarmente frequente al di sotto dei 40 m di profondità laddove la competizione con le alghe inizia a diminuire, nelle zone più crespuscolari o buie del mare. Ma tale localizzazione di fatto ha reso per molto tempo il loro studio particolarmente difficile anche in mari storicamente molto studiati come il Mar Ligure.

Ecco perché l’impiego, per oltre 10 anni, di veicoli filoguidati, o ROV, ed altre tecnologie di investigazione marina profonda ha permesso di raccogliere, in maniera totalmente non distruttiva, un esteso archivio di informazioni su questi ambienti coprendo buona parte delle secche rocciose del largo, i canyon e le montagne sottomarine del bacino ligure e non solo. Oltre alle investigazioni in mare, sono stati effettuati anche numerosi studi sperimentali in collaborazione con l’Acquario di Genova che hanno fatto luce su straordinari aspetti della biologia di alcune specie profonde di coralli. In questo incontro verranno presentate alcune delle principali scoperte, ma si cercherà di capire anche come il puro dato esplorativo possa diventare uno strumento gestionale ed un riferimento per il futuro.

Il ciclo di mercoledì scienza “Come è profondo il mare” è realizzato in collaborazione con Acquario di Genova, Costa Edutainment, Università di Genova e con Regione Liguria, Assessorato Tempo Libero, Ente Promotore.

Marzia Bo è Professore Associato di Zoologia presso il DISTAV dell’Università degli Studi di Genova. Si occupa di diversità, biologia ed ecologia di organismi marini bentonici ed in particolare è specializzata in coralli sui quali ha condotto varie ricerche grazie anche a numerose spedizioni subacquee effettuate nella regione indo-pacifica. Dal 2008 si occupa dello studio della fauna profonda a coralli dei mari italiani tramite esplorazioni con veicoli filoguidati. Ha partecipato numerose spedizioni ocenografiche con indagini che hanno toccato i 2500 m di profondità. Le sue ricerche sono pubblicate in oltre 140 lavori scientifici e capitoli di libro. Attualmente si occupa del Corso di Laurea in Biologia ed Ecologia marina presso l’Università di Genova ed insegna Bentonologia.

Laura Castellano è biologa marina, Curatrice del dipartimento Mediterraneo e Rettili dell’Acquario di Genova dove da 30 anni si occupa della gestione di diversi habitat mediterranei e delle specie associate. Collabora con diverse istituzioni scientifiche con cui lavorato a progetti di ricerca e conservazione. Con l’Università di Genova ha studiato l’alimentazione delle gorgonie, la riproduzione dei nudibranchi, la riproduzione e l’alimentazione degli squali, la germinazione e la crescita di piante di posidonia, la riproduzione del riccio di mare e dell’anfiosso fino alla straordinaria plasticità del corallo nero. Subacquea per passione e professione, ha al suo attivo più di 800 ore di immersione sia in ambiente controllato, sia in mare. Ha partecipato a diverse spedizioni per il monitoraggio delle barriere coralline in Micronesia. È responsabile scientifico del Centro di recupero delle tartarughe marine dell’Acquario di Genova.