Genova, alla scoperta del rigassificatore 'in manutenzione' da Livorno. Toti: "È diverso dalla Golar Tundra"

di Carlotta Nicoletti

Ruggeri: "Si trova qui per un'attività di manutenzione che le darà altri 10 anni di vita utile"

Visita istituzionale del presidente della Regione Liguria, commissario di governo per il trasferimento della nave rigassificatrice Golar Tundra al largo di Vado Ligure, a bordo della nave Olt Offshore FSRU ‘Toscana’, in fase di manutenzione straordinaria a Genova, presso i Cantieri San Giorgio del Porto, nell’area delle riparazioni navali. Si tratta di un terminale galleggiante con caratteristiche di layout e di impiantistica diversi dalla Golar Tundra ma con le medesime finalità.

"Per la Liguria è importante che questa nave sia qui - commenta il governatore al termine della visita a bordo - Innanzitutto, è lavoro per Genova, segno dell'ottimo rapporto costruito nel tempo e che si allarga anche ad attività non 'core' dell'approvvigionamento energetico del Paese. Le nostre riparazioni navali hanno in cantiere una nave importante. In secondo luogo, la nave è attiva da oltre una decina d’anni nell'arcipelago toscano, una delle aree più tutelate del nostro ecosistema marino, ed è operativa senza aver mai prodotto alcun tipo di disservizio, men che meno di danno o anche solo di paura. Si tratta di una nave per fattezze esterne assai diversa da quella che è possibile arrivi in Liguria: dico possibile perché stiamo aspettando l’esito della Via da parte del ministero dell'Ambiente, da cui dipendono le tempistiche, e sarebbe ingiusto esprimersi prima che tecnici ed esperti abbiano detto la loro. Si esprimeranno tantissimi enti, da Ispra, massima autorità del settore, all'Istituto Superiore di Sanità, Capitanerie di Porto e Vigili dei Fuoco e molti altri. Rilevo – prosegue il presidente della Regione Liguria - che questa nave abbia prodotto oltre 3,5 miliardi di metri cubi di gas, poco meno di quello che dovrebbe produrre la Golar Tundra. Sottolineo anche che questo genere di infrastrutture energetiche mette in sicurezza in Paese: non è un concetto astratto ma molto concreto, per proteggere famiglie e imprese da quell'aumento sconsiderato dei prezzi frutto del conflitto bellico in Ucraina e della generale instabilità internazionale, con conseguenze che le famiglie hanno pagato caramente nei mesi passati e che ancora oggi vediamo nello strascico dell'inflazione. Il nostro Paese, la seconda potenza manifatturiera d'Europa, deve dotarsi di nuove infrastrutture per avere autosufficienza energetica ad un costo accettabile per mantenere questo ruolo, oltre a proteggere le famiglie da chi crede che acqua calda, luce e gas siano un qualcosa prodotto per volere divino e non per attività programmatorie".

“Il terminale OLT nel solo 2023 ha rigassificato oltre 3,5 miliardi di metri cubi di gas naturale, dando un contributo importante alla sicurezza e alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici del Paese - ha affermato Elio Ruggeri, Presidente di OLT e amministratore delegato Snam FSRU -. Il terminale è attivo da oltre 10 anni ed è stata la prima FSRU ad operare nel mondo, lavorando in sicurezza e garantendo la piena compatibilità ambientale delle sue attività. Siamo lieti di aver scelto Genova per la prima parte delle attività di manutenzione del terminale, a conferma delle elevate professionalità che il territorio ligure mette a disposizione per operazioni di questo genere”.

Erano presenti, oltre all’Amministratore delegato di Snam Stefano Venier e Massimo Derchi, Chief Operations Officer di Snam, anche l’assessore regionale all’Ambiente e alle Infrastrutture e il coordinatore della struttura commissariale di Governo che fa capo a Regione Liguria Nicola Giancarlo Poggi.

OLT Offshore LNG Toscana è la società proprietaria del Terminale galleggiante di rigassificazione FSRU Toscana. La compagine degli azionisti di OLT è così composta: Snam (49,07%), Igneo Infrastructure Partners (48,24%) e Golar LNG (2,69%).

In operatività, FSRU Toscana è posizionato a circa 22 km (12 miglia nautiche) al largo delle coste tra Livorno e Pisa. Il gas è immesso nella Rete Nazionale dei Gasdotti tramite una condotta sottomarina che giunge a terra. Il Terminale ha una capacità di rigassificazione massima autorizzata pari a circa 5 miliardi di Sm3 annui.

OLT è autorizzata a ricevere navi metaniere con una capacità di carico compresa tra 65.000 m3 e la classe New Panamax (circa 180.000 m3), che rappresentano circa il 90% della flotta attualmente in servizio nel mondo.

Il Terminale, disponendo di un impianto in grado di correggere l’indice di Wobbe, è in grado di ricevere la maggior parte del GNL proveniente dai paesi produttori, correggendone le specifiche secondo quanto richiesto dalla rete nazionale italiana. Grazie a queste caratteristiche, il Terminale rappresenta una garanzia importante per la diversificazione degli approvvigionamenti e la sicurezza energetica del Paese.

Dall’inizio delle operazioni commerciali, OLT ha ricevuto carichi provenienti dai maggiori paesi esportatori di GNL, quali: Algeria, Angola, Camerun, Egitto, Guinea Equatoriale, Nigeria, Norvegia, Oman, Perù, Russia, Qatar, Trinidad e Tobago e Usa.

Nel corso del 2023, il Terminale ha ricevuto 40 carichi di cui il 70% proveniente dagli Stati Uniti (28 carichi). Il retante 30% è arrivato da Algeria (5 carichi), Nigeria (3 carichi), Egitto, Guinea Equatoriale, Norvegia e Russia (1 carico ciascuno). In totale FSRU Toscana ha immesso in rete, nell’anno, 3.671.519.338 Sm3, con una copertura del fabbisogno nazionale pari a circa il 6%.

Per un intervento di manutenzione straordinaria finalizzato alla sostituzione del cuscinetto del sistema di ancoraggio, il Terminale si trova ora nel porto di Genova, dove resterà in banchina per circa un mese.

A seguito di una procedura di gara, la società aggiudicataria dei lavori di manutenzione straordinaria è la San Giorgio del Porto S.p.A. – SGdP. All’inizio di giugno il terminale FSRU Toscana sarà spostato nel porto di Marsiglia, sempre presso il cantiere della SGdP, dove verrà completato l’intervento di manutenzione.

Il completamento delle attività di cantiere è stimato entro la metà di settembre, cui faranno seguito le operazioni di riconnessione del Terminale al largo di Livorno. È previsto che FSRU Toscana riprenda le operazioni entro la fine di ottobre 2024.