Genoa, Zangrillo: "Sono orgoglioso di questa squadra. Gilardino? Questa stagione è merito suo, perderlo sarebbe doloroso"

di Filippo Serio

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Le parole del presidente rossoblu' a Dazn: "Quando guardo la Gradinata Nord provo due cose, orgoglio e responsabilità"

Genoa, Zangrillo: "Sono orgoglioso di questa squadra. Gilardino? Questa stagione è merito suo, perderlo sarebbe doloroso"

"L'importante è non fare troppi voli, essere aderenti alla realtà. Sono molto felice, questa serata di grande coesione è stata estremamente importante e significativa. Adesso posso allargarmi e dire che sono tranquillo da due mesi, come non capitava da anni. Sono molto orgoglioso, ora dovremo programmare per gli anni a venire" - così il presidente del Genoa Alberto Zangrillo, intervenuto ai microfoni di Dazn dopo il successo sul Cagliari per 3-0

"Ero poco tranquillo quando abbiamo avuto tanti infortuni. Oggi avete visto quelli che non erano considerati fondamentali e sono stati protagonisti, Thorsby è stato esemplare. Frendrup è stata una conferma. Questa società fa una programmazione inedita e originale che conferma sul campo i propri valori".

"Se Gilardino resta? Il merito di questa bella stagione è totalmente attribuibile a lui e alla squadra, oggi in tribuna c'era Spors che è un grande talento e ha saputo costruire una straordinaria squadra. Io voglio bene a Gilardino, quando c'è stato da tutelarlo l'ho fatto in prima persona, sono dalla sua parte ma è una materia delicata. Bisogna sentire la sua volontà, la squadra stasera ha giocato con e per lui, ha saputo creare un grande gruppo. Sarebbe doloroso perderlo, credo ci siano tutte le condizioni per programmare con lui".

Sull'omaggio a Sidio Corradi: "Sidio Corradi fa parte della mia giovinezza, mi aveva contattato perché ha qualche acciacco aderente a quello di cui mi occupo, cioè l'apparato cardiovascolare. So che è in buone mani, ma ha voluto provare l'ultima emozione vera che è stata quella di ricevere il tributo della Nord, era doveroso riservarglielo. Sono contento di averlo fatto io".

Sulle emozioni davanti alla Gradinata Nord: "La prima cosa che provo è il grande senso di responsabilità, perché sono i nostri tifosi. Abbiamo favorito un ricambio generazionale, vedere questi ragazzini che si divertono imparando il valore dello sport e socializzano è qualcosa che mi rende molto orgoglioso, per cui dico responsabilità e orgoglio"