Festival della Scienza, Progetto Raise: 1100 ricercatori liguri coinvolti nella robotica e nell'intelligenza artificiale

di Anna Li Vigni

Finanziato dal MIUR: partecipano 25 partner dal mondo accademico e della ricerca, istituzioni e imprese, coordinati da Università degli Studi di Genova, Consiglio Nazionale delle Ricerche e Istituto Italiano di Tecnologia

"Il progetto Raise (Robotics and Al for Socio-Economic empowerment) è stato avviato il primo ottobre 2022 con 110 milioni di finanziamento iniziali, 25 partner e 1100 ricercatori coinvolti fin dall'inizio e quasi 150 persone reclutate, giovani ricercatrici e ricercatori con un'età media molto bassa, 34 anni, provenienti da 16 diversi Paesi (il 20% delle persone reclutate è straniero). Abbiamo una prospettiva di tre anni perché si concluderà nel settembre 2025". Sono questi i numeri resi noti da Cristina Battaglia, program manager di Raise, l'ecosistema dell'innovazione della Liguria che oggi ha tracciato un primo bilancio delle attività nel corso del Festival della Scienza. "Questo è un progetto di trasferimento tecnologico - spiega Battaglia -: si parte da applicazioni già note che vengono sviluppate con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini e che si applicherà in ambito portuale, di salute, di tutela e valorizzazione del territorio, anche in ambito urbano".

Un progetto sostenuto e finanziato dal ministero dell'Università e della Ricerca, nell'ambito della missione 4 del Pnrr che è al centro di una forte sinergia tra UniGe , Cnr e Iit. "Questo ecosistema è molto interessante - spiega Maria Chiara Carrozza presidente del Cnr - perché è centrato su intelligenza artificiale, robotica e medicina che sono al centro dello sviluppo del Paese. Ma Raise ha anche stabilito un rapporto molto interessante con gli altri entri, università, Iit e Ircss, e credo che questo esempio possa essere preso come modello per ecosistemi futuri".

"Questa è una bella alleanza che ha coinvolto anche il mondo produttivo - ha ricordato il rettore di UniGe Federico Delfino - e credo sia fondamentale anche per lanciare l'alta tecnologia come pilastro dello sviluppo economico della nostra regione".

Questa è una ricerca "che ha un fine applicativo - conclude il direttore scientifico di Iit Giorgio Metta - che valorizza alcune delle nostre competenze come robotica e intelligenza artificiale che possono essere messe a terra su applicazioni allineate con le priorità della Liguria".