Euroflora, speranza per Genova

di Paolo Lingua

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Euroflora, speranza per Genova

Euroflora tornerà a Genova, come si può leggere nei servizi di questa pagina, il prossimo anno dal 24 aprile al 9 maggio, quindi nel cuore della primavera, nei parchi di Nervi. Sarà, come annunciato nella presentazione di questa mattina, un ritorno nella location nerviese, considerato che non è più fruibile la tradizionale sede della Fiera, perchè gli edifici non sono più disponibili e neppure il suo anfiteatro spettacola delle prime edizioni ovvero il palasport.  

La nuova edizione si annuncia molto ambiziosa  perché sarà assai più estesa come spazi e potrà ospitare  realtà agricole e forestali internazionali di grande prestigio e coinvolgerà il ministero delle politiche agricole e forestali. Saranno coinvolti enti internazionali, saranno valorizzati i musei di Nervi e opererà, con un fitto calendario di eventi, anche l’orchestra del Carlo Felice. Il progetto, già studiato e particolareggiato, punta a fare dell’Euroflora un appuntamento internazionale di grande risonanza, come del resto era decollata per la prima edizione del 1966 in epoca di ripresa e di boom in Italia.

Come i genovesi ricordano la Fiera Internazionale era nata come punto di riferimento della promozione genovese  e aveva partorito due grandi iniziative di livello mondiale come Salone Nautico e l’Euroflora.  Le prime dieci edizioni si sono svolte nell’area della Fiera, quando l’ente aveva una dimensione anche urbana di grande prestigio. Ora si attenderà, per i prossimi anni la ristrutturazione, sia del Palasport, sia del Waterterfront Levante. Ma funzionerà, per via del mare per il Salone Nautico, ma l’impressione che oggi di coglie è la scommessa su Nervi per il rilancio del ruolo, anche museale, dei giardini di Nervi, oltre che della ristrutturazione della passeggiata. Nervi, nella storia della città è sempre stata una perla naturale, un punto di richiamo turistico (è stata anche la sede del Festival del Balletto quanto aveva a sua volta un ruolo internazionale, oltre che del Festival del Jazz).

Volendo collegare Euroflora a una strategia, che è decollata in questi giorni con la ristrutturazione del porticciolo, del ruolo di Nervi come punto di richiamo e di riferimento per far crescere l’immagine di Genova emerge un progetto che il sindaco Marco Bucci non ha mai nascosto. Bucci, partendo dal successo della ricostruzione del ponte in tempo di record, vista la tradizione italiana, ha concepito una ripresa della città con una serie di iniziative che collegano cultura, arte e spettacolo ed eventi di alto profilo con la ripresa economica che vede coinvolti il mondo dell’industria, del commercio e dello shipping.

In particolare, con riferimento alla creazione o al potenziamento di eventi, si punta a rilanciare in maniera più estesa e complessa il settore del turismo che a Genova aveva avuto una prima ripresa con le Colombiane del 1992 e poi con il G8 e con Genova capitale della cultura nel giro di boa degli anni Duemila.

La questione più complessa, in questo momento, è legata al superamento degli stop inflitti, non solo ma Genova, dal coronavirus. Ma la speranza non solo generica è che per la prossima primavera sia disponibile il vaccino e il contagio sia in fase di abbattimento. Certo, le strategie su Nervi sono complesse per le difficoltà di movimento e per i limiti di parcheggio, tutti aspetti che hanno fatto sorgere qualche dubbio e qualche pessimismo: Bucci punta sui mezzi pubblici, sui treni urbani e s percorsi via mare, che p0otrebbero essere allentanti dal punto  turistico e complementari alla vista di Euroflora. I problemi sono complessi e si spera di superarli con un lavoro complesso nei prossimi mesi.

Sarebbe il caso di dire che “se sono rose, fioriranno”. Ma Genova, obiettivamente, ha bisogno di idee e di azione per essere una città leader.