Dalla guerra al campo di calcio: quattro bambini ucraini tesserati dal Celle Riviera

di Marco Innocenti

I dirigenti: "Una bambina nella notte si era studiata qualche parola in ucraino, poi hanno iniziato a giocare e tutto è andato per il meglio"

La Liguria terra di accoglienza. Non solo la nazionale ucraina di nuoto sincronizzato ospite a Savona, anche il Celle Riviera, società dilettantistica di calcio, ha accolto quattro bambini ucraini, che da ieri si stanno allenando nella località ligure insieme agli altri bambini. 

E' un'iniziativa che sposa le mie idee e quelle dei dirigenti del Celle Riviera Calcio - esordisce Alberto Pescetto, presidente del club - Abbiamo avuto questa opportunità e abbiamo subito accettato. Il merito di tutto va quasi esclusivamente al nostro responsabile del settore giovanile nonché allenatore e mister della prima squadra Roby Gambetta. Noi come società abbiamo sostenuto con entusiasmo e con soddisfazione questa iniziativa, crediamo nello sport, nella solidarietà, nell’aggregazione. Lo sport serve per unire, non per dividere. Spero sia solo un punto di partenza sul tema accoglienza". 

Sintetico Marco Beltrame, responsabile dell'impianto di Celle: "Eravamo preoccupati per la comunicazione tra i bambini, ma al netto della parte iniziale dove il mister spiegava e io traducevo con Google Translate traducevo il resto è andato benissimo. Quando hanno inizato a giocare si sono capiti subito".

A spiegare come è nata l'inziativa è Roby Gambetta, responsabile del settore giovanile del Celle Riviera nonchè tecnico della prima squadra. “L'idea è nata da una comunicazione che mi hanno inviato alcune mamme cellesi, che hanno il figlio gioca qui. Nel momento in cui mi hanno contatto ho appoggiato subito la loro proposta di far venire in Italia i quattro bambini ucraini. Tutti hanno il certificato medico, quindi, c’è stata anche una macchina organizzativa per farli accedere qui e farli lavorare in sicurezza".

"E’ stato un bellissimo pomeriggio, li abbiamo accolti con una festicciola facendo anche uno strappo alla regola mangiando una torta al cioccolato. Tutto prima di scendere in campo per l'integrazione nel gruppo. I bambini sono quattro e di diverse età: uno di 5 anni, 2 di sei e uno di 8, tutti accompagnati dalle mamme che, però, non parlano inglese. Ma, una volta in campo tutto si è tradotto in un grande sorriso sia dei bambini sia delle mamme". Attualmente alcuni di loro sono ospitati da privati e altri in una struttura a Celle. Ne arriveranno altri e con quello che stanno passando credo sia il minimo dovuto.