Coronavirus, Bassetti: "Non ci sarà una seconda ondata simile a quella di marzo"

di Redazione

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L'infettivologo: "I pessimisti non saranno contenti, il temuto ed erroneamente profetizzato rimbalzo non c'è stato"

Coronavirus, Bassetti: "Non ci sarà una seconda ondata simile a quella di marzo"

La curva dell'emergenza coronavirus sta lentamente scendendo anche in Liguria. I dati sono positivi anche negli ospedali. Sulla situazione ha fatto il punto il direttore del reparto Malattia Infettive dell'ospedale San Martino Matteo Bassetti: "Sta continuando la rapida discesa dei casi ospedalizzati di COVID-19 sia in rianimazione che negli altri reparti, con numeri così bassi, che non si vedevano dai primi di marzo. Non dimentichiamoci che ciò che ha fatto giustamente paura al sistema sanitario italiano, in quei giorni di fine inverno, erano i ricoveri ospedalieri, fatti di casi di soggetti altamente sintomatici e gravi, che hanno continuato a crescere fino ai primi di aprile.I nuovi contagi degli ultimi giorni, fatti per lo più da asintomatici, preoccupano meno, molto meno, anche se devono avere ovviamente una giusta attenzione da parte del sistema di prevenzione. I catastrofisti e i pessimisti, di cui l'Italia è stata ed è ancora piena, non saranno contenti di questi numeri. Io e molti miei colleghi, invece si. Non dimentichiamoci oltretutto, che questi numeri così incoraggianti, sia di malati veri che di asintomatici, sono quelli post riaperture (4 maggio-18 maggio- 3 giugno). Il temuto ed erroneamente profetizzato rimbalzo non c'è stato. Anche di questo ci rallegriamo. Per il futuro occorrerà valutare più attentamente e più criticamente la capacità di previsione dei vari modelli matematici e, forse, ascoltare di più i medici sul campo"

"Il cortisone ha dimostrato di ridurre la mortalità del 30% nei pazienti ospedalizzati - psoegue Bassetti - Lo dimostrano i risultati dello studio inglese "Recovery" annunciati ieri alla stampa. Si tratta dello stesso studio che ha bocciato la clorochina, che è stata ritirata dal commercio anche da parte dell'FDA. Buone notizie ulteriori anche su remdesivir che in un articolo pubblicato su Nature conferma che la sua somministrazione precoce possa ridurre il rischio di sviluppare una grave polmonite. Noi a Genova li abbiamo iniziati ad utilizzare entrambi dal principio inserendoli nel nostro protocollo di cura. Ci eravamo accorti dell'importanza del cortisone e del remdesevir nelle fasi precoci della malattia. Ci avevamo visto lungo. Io credo che non ci sarà una seconda ondata simile a quella di marzo, ma che dovremo imparare a convivere con il COVID ed essere pronti ad affrontare nuovi casi nel prossimo autunno. Sapere di avere farmaci e presidi che funzionano, ci fa essere ancora più ottimisti."