Caso nomine al Carlo Felice, Pirondini: "Bucci mi chiude fuori". Poi la mediazione: "Benvenuto a bordo"

di Fabio Canessa

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L'ex candidato M5s nominato da Bonisoli non era stato convocato al consiglio di indirizzo

Caso nomine al Carlo Felice, Pirondini: "Bucci mi chiude fuori". Poi la mediazione: "Benvenuto a bordo"
"Sono chiuso fuori dalla porta". Tiene banco il 'caso nomine' al Carlo Felice di Genova dopo l'ingresso di Luca Pirondini, consigliere comunale M5s e musicista, nel consiglio d'indirizzo del teatro, su indicazione del ministro grillino Bonisoli. Ingresso che finora era stato solo teorico: l'ex candidato sindaco non era stato convocato per la riunione odierna nell'ufficio del sindaco Bucci a Tursi. Ciononostante ha voluto essere presente ed è stato tenuto fuori dalla stanza. Dopo alcuni minuti il sindaco è uscito e lo ha accolto dicendo: "Benvenuto a bordo". Pare che alla base del disguido ci fosse un semplice vizio di forma. Il protocollo prevede che l'ingresso di un nuovo componente debba essere prima notificato agli altri membri del consiglio d'indirizzo. Bucci avrebbe solo rispettato la procedura, scatenando però l'ira di Pirondini. "Il presidente della Fondazione Teatro Carlo Felice, Marco Bucci, ha chiesto l’intervento della Polizia municipale per farmi uscire dal suo ufficio nel quale si tiene il Consiglio di indirizzo del Teatro Carlo Felice. In questo momento, mentre si tiene il Consiglio, io sono chiuso fuori dalla porta", aveva denunciato Pirondini sul proprio profilo Facebook. Negli scorsi giorni era piovute critiche per la nomina di Pirondini, che oltre al presente politico vanta una carriera da violista e professore d'orchestra, con collaborazioni ricorrenti proprio col Carlo Felice. A scagliarsi contro la decisione del Mibac l'assessore regionale Ilaria Cavo che ha parlato di "inopportunità", "nota stonata" e "conflitto di interesse". Da parte sua, il consigliere e capogruppo dei Cinque Stelle a Tursi ha sempre respinto le critiche, ricordando che il ruolo è svolto a titolo gratuito e che la presenza stessa di Bucci nel board esclude profili di incompatibilità.

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