Calcio, terremoto Superlega: tutti contro Barça e Real, le altre grandi giurano fedeltà a Fifa e Uefa

di Redazione

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Malagò: "C'è il rischio che lo scudetto diventi marginale"

Calcio, terremoto Superlega: tutti contro Barça e Real, le altre grandi giurano fedeltà a Fifa e Uefa

"Ce lo chiede l'Europa". Stavolta non si tratta di tasse, ma di calcio. La Superlega, idea nata tra i club europei di elite ma bocciata da Fifa e Uefa, viene riabilitata dalla Corte di Giustizia europea che vede nel divieto un "abuso di posizione dominante" e il quadro di coppe continentali e campionati nazionali potrebbe uscirne stravolto.

Si profila quindi una guerra istituzionale, Bernd Reichart promotore del progetto esulta: "Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e di determinare il proprio futuro".

Ma la prima reazione arriva dall'Inghilterra, la patria del calcio, con un comunicato dello stesso governo di Sua Maestà: "Presto una legge per impedire di unirsi alla Superlega". Il presidente del Coni Giovanni Malagò avverte: "C'è il rischio che lo scudetto diventi marginale".

Inoltre dal fronte delle possibili beneficiarie c'è soltanto freddezza, tra i principali club europei il fronte del no è significativo. Parte il Manchester United: " "La nostra posizione non è cambiata. Rimaniamo concentrati esclusivamente sulla partecipazione alle competizioni Uefa e sulla cooperazione con la Uefa, la Premier League e i club dell'Eca per il continuo sviluppo del calcio europeo". Quindi l'Inter: "Il futuro del calcio europeo può essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all'interno dell'ECA e in partnership con UEFA e FIFA. Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall'ECA per sostenere questi valori". La Roma: "Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. Il Bayern: "La Superlega rappresenterebbe un attacco all’importanza dei campionati nazionali e al calcio europeo. La Bundesliga costituisce la base dell'FC Bayern, così come tutti i campionati nazionali costituiscono la base delle squadre di calcio europee. La porta della Superlega in casa FC Bayern resta chiusa”. Il Siviglia ha usato un tweet sul proprio X ufficiale del club utilizzando l'hashtag #EarnItOnThePitch. L'Atletico Madrid: "La risoluzione relativa al quadro per l'autorizzazione preventiva di altre competizioni fa riferimento a statuti Uefa obsoleti che erano già stati modificati nel giugno 2022". Per poi aggiungere: "La comunità calcistica europea non sostiene la Super League europea. Germania, Francia, Inghilterra, Italia, Spagna (ad eccezione di Real Madrid e Barcellona), si oppongono alla Superlega. Sosteniamo la tutela della più ampia famiglia del calcio europeo, la preservazione dei campionati nazionali e la garanzia della qualificazione alle competizioni europee attraverso le prestazioni sul campo ogni stagione".

Esultano invece Barcellona e Real Madrid, tra le promotrici: "Il Barcellona vuole esprimere la sua soddisfazione per la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) - annuncia il club blaugrana in un comunicato - in cui viene approvato il progetto di Super League proposto da A22 Sports. Essendo una delle entità trainanti della Super League, il Barcellona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di massimo livello in Europa manifestando contro la figura del monopolio nel mondo del calcio, e vuole offrire una proposta di dialogo su quale dovrebbe essere il modello competitivo europeo del futuro". Non unsa mezzi termini Florentino Perez, presidente del Real Madrid: "Sentenza storica, i club sono padroni del proprio destino... È una sentenza storica per il calcio e i tifosi. Il Real Madrid continuerà a lavorare per il bene del calcio. Abbiamo la responsabilità di dare nuovo impulso al calcio europeo... Creeremo un progetto aperto, basato sul merito sportivo, in rispetto del fair play finanziario e dei campionati nazionali. Finisce oggi un monopolio che andava avanti da decenni. La governance della Superlega sarà trasparente e basata sul dialogo con le istituzioni. Non siamo contro nessuno, vogliamo solo rinnovare il football, perché il suo destino è nelle mani dei club e dei tifosi. È un giorno storico per la storia del calcio e dello sport in generale".

L'ex presidente della Juventus Andrea Agnelli, a suo tempo tra i promotori della Superlega, si prende la sua rivincita sul social X, commentando la vicenda con lo slogan "Fino alla fine", che aveva accompagnato le ultime stagioni bianconere, postando poi un estratto di una canzone degli U2, "Where the streets have no name", "Voglio correre, voglio nascondermi, voglio abbattere i muri che mi trattengono, voglio arrivare e toccare la fiamma dove le strade non hanno nome. Voglio vedere quella nuvola di polvere svanire senza lasciare traccia. Voglio ripararmi dalla pioggia avvelenata", chiudendo con "Love football".