Approda in Consiglio regionale la protesta dei commercianti della zona arancione del Ponte Morandi, esclusi dai finanziamenti

di Redazione

Braibanti. presidente del Comitato: "E' necessario che la regione faccia al più presto un nuovo bando"

"Noi siamo qui perchè nel decreto Genova era prevista un idennità una tantum per le attività in qualche modo danneggiate dal crollo del Ponte Morandi,  ma nom si capsice perchè questa indennità sia stata concessa in tutta l'area metropolitana, ma siano rimasti esclusi commercianti a meno di 200 metri dal ponte, magari semp0icemente perchè non potevano dimostrare di aver chiuso per almeno 4 giorni". Massimiiano Braibanti, presidente dle Comitato Zona Arancione Ponte Morandi, spiega a Telenord perchè è stato chiesto ed ottenuto in incontro con i capigruppo in Consiglio regionale.

Ha spiegato Braibanti: "Nel decreto Genova erano disponibili circa 30 milioni di euro, concessi a livello statale, ma ne sono stati elargiti soltanto la metà, attraverso il bando della Regione Liguria. - ha detto - E' tutto un rimpallo di responsabilità tra Genova e Roma: è arrivato il momento di smetterla e di rifare un nuovo bando".

Il presidente del Comitato spiega che sono arrivati fondi anche ad attività del Tigullio, mentre ne  sono rimaste eslcuse altre situate  a ridosso del ponte, in zona arancione.