Wizz Air, Uiltrasporti: "Lavoratori italiani discriminati: è inaccettabile"

di Edoardo Cozza

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L'amarezza e la delusione di Viglietti e Tarlazzi: "Atteggiamento negligente, serve un deciso cambio di passo"

Wizz Air, Uiltrasporti: "Lavoratori italiani discriminati: è inaccettabile"

“Siamo molto delusi ed amareggiati dalle modalità adottate dal vettore Wizz Air nei confronti dei lavoratori basati in Italia, da tempo ribadiamo il fatto che le compagnie aeree operanti stabilmente in Italia devono attenersi alle nostre regole ma tutto ciò è rimasto inascoltato” Così da Uiltrasporti il segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Ivan Viglietti, commentano le ultime vicende riguardanti la compagnia ungherese.

“La società dopo aver risolto i suoi problemi attraverso il ricorso alla cassa integrazione, invece di proseguire il percorso di confronto ha adottato un atteggiamento negligente negandosi, non rispondendo alle lettere” spiegano i due segretari Uiltrasporti che proseguono: "Siamo stati costretti ad attivare le procedure di raffreddamento in sede ministeriale propedeutiche alla convocazione del ministro del lavoro per attivare lo sciopero sui servizi essenziali. Tutto questo è inaccettabile, deve essere rigettato questo approccio discriminatorio, deve essere avviata la ripresa del dialogo con il sindacato per l’erogazione degli ammortizzatori sociali, devono essere rispettati i diritti dei lavoratori e l’applicazione del contratto collettivo nazionale deve essere il riferimento minimo retributivo. Inoltre devono essere salvaguardate le libertà costituzionali previste dall’ordinamento italiano con specifico riferimento al diritto di rappresentanza sindacale senza che venga instaurato un clima intimidatorio o di ritorsioni".

L'auspicio, spiegano in conclusione è che ci sia "un pronto cambio di passo della dirigenza della compagnia ungherese Wizz Air, con la riassunzione dei lavoratori licenziati, al fine di avviare un percorso reciprocamente proficuo e scongiurare scenari conflittuali, nell’interesse dei lavoratori e della mobilità del Paese".