Trieste, il porto guarda allo sviluppo verso l'entroterra

di Edoardo Cozza

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Il presidente dell'AdSP D'Agostino: "Vogliamo rendere sempre più competitive le catene logistiche a servizio del sistema industriale della regione"

Trieste, il porto guarda allo sviluppo verso l'entroterra

Il porto di Trieste cresce e si sviluppa con le sue funzioni di integrazione logistica verso l’entroterra del Friuli Venezia Giulia. Dopo il recente avvio del nuovo terminal multipurpose HHLA-PLT, e le operazioni di connettività sulla rete ferroviaria primaria e internazionale, con gli oltre 200 milioni di euro di investimento congiunti con RFI, l’Autorità di Sistema Portuale sta portando avanti un concept che mira ad estendere alcune funzioni portuali alle aree degli interporti regionali.

Nei giorni scorsi è partito un progetto pilota che collegherà temporaneamente il molo V dello scalo giuliano all’interporto di Cervignano, che diventerà “banchina temporanea” per un nuovo test su due servizi ferroviari internazionali già attivi sullo scalo giuliano: Norimberga-Trieste (in arrivo) e Trieste-Karlsruhe (in partenza). La seconda fase di test si sperimenterà invece su un collegamento in partenza dal molo V in direzione Karlsruhe, con il supporto di Adriafer, gestore unico di manovra e impresa ferroviaria di short-haulage del porto di Trieste. Anche questo treno sosterà presso l’impianto di Cervignano per ripartire il giorno successivo in direzione della Germania con Eccorail.

L’operazione vede protagonisti oltre al terminal Samer Seaport e all’interporto di Cervignano, DFDS quale operatore Ro-Ro che da Trieste collega il Mediterraneo con il Mar del Nord anche attraverso il network ferroviario del porto giuliano; mentre ad Alpe Adria che agisce quale integratore logistico e multimodale, il ruolo di messa a sistema dell’operazione. 

“Verificati e misurati i primi risultati – spiega il presidente dell’Authority, Zeno D’Agostino – sarà naturale attivare il coinvolgimento degli altri terminal portuali, degli altri interporti e delle compagnie marittime per offrire capacità e servizi a valore aggiunto anche nell’entroterra e rendere sempre più competitive le catene logistiche anche a servizio del sistema industriale del Friuli Venezia Giulia"