Tribunale Ecclesiastico: nel 2019 dichiarati nulli 138 matrimoni

di Michele Varì

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Il cardinale Bagnasco: "Spesso finiscono perché non si vogliono avere figli o per infedeltà"

Tribunale Ecclesiastico: nel 2019 dichiarati nulli 138 matrimoni

 "Nel 2019 sono entrate 112 nuove cause di richiesta di nullità matrimoniale, 2 in meno dello scorso anno. Resta quindi confermata la sostanziale stabilità del numero di cause almeno per ora".

Lo ha detto monsignor Paolo Rigon, vicario giudiziale del Tribunale Ecclesiastico regionale ligure, nella relazione che ha svolto stamani in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del tribunale che si è svolta presso la sala Quadrivium alla presenza del cardinale Angelo Bagnasco.

"Nel 2019 - ha proseguito Rigon - sono giunte al termine 148 cause di nullità. Le cause di nullità hanno avuto una accelerazione ossia un percorso più breve nel tempo. A fine 2018 avevamo 181 cause, a fine 2019 ne avevamo in corso 145, una quarantina in meno dello scorso anno. Su 148 procedimenti terminati, 138 hanno ottenuto la dichiarazione di nullità, 2 invece le cause che hanno avuto esito negativo mentre 6 cause si sono fermate e sono state archiviate perché non fondate". "Come appello del Tribunale ecclesiastico regionale lombardo di Milano, alla fine del 2018 avevamo in corso 23 cause, nel 2019 ne sono entrate 20. Nell'anno trascorso abbiamo deciso 17 cause di appello per cui a fine 2019 ne rimanevano in corso 26".

Per quanto riguarda i dati regionali relativo allo scorso anno, a Genova sono state concluse 85 cause e ne sono state introdotte 51; ad Albenga rispettivamente, 19 e 10; a Chiavari: 12 e 14 (di cui 2 brevi); a La Spezia: 17, 20; a Savona: 2 e 7; a Tortona: 13 e 10; (di cui 2 brevi). Il Tribunale interdiocesano ligure è a servizio delle diocesi di Genova, Chiavari, La Spezia-Sarzana-Brugnato, Savona-Noli, Tortona, Albenga-Imperia. 

Il cardinale Bagnasco ai margini dell'inaugurazione ha spiegato come la nullità dei matrimoni molto spesso è motivata dal fatto che uno dei coniugi rifiuta scientemente la prole o anche per la difficoltà a essere fedeli al compagno, "oggi - ha aggiunto Bagnasco - si rifiutano i legami definitivi, affettivi e di responsabilità che sono visti come un ostacolo alla libertà. Ma non è così la libertà richiede i legami che sono invece una scuola per essere veramente liberi".