Tintarella proibita, gli agenti della Polizia Locale sgomberano Vernazzola e Capolungo

di Andrea Carozzi

I vigili usano un approccio morbido ma allontanano le persone arrivate in spiaggia per prendere il sole

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Domenica 24 maggio è una giornata di sole che profuma d’estate e nonostante le norme attualmente in vigore non permettano di sostare in spiaggia per prendere la tintarella, la tentazione per alcuni genovesi è troppo forte e già dalle prime ore del mattino non è difficile imbattersi in qualche trasgressore che munito di asciugamano e crema abbronzante cerca di lasciarsi alle spalle gli ultimi mesi di quarantena.

Lungo il litorale, da Vernazzola a Capolungo, passando per Sturla e Nervi non si può parlare di pienone ma  neanche di una ferrea osservanza alle regole attualmente in vigore, che prevedono, in maniera un po’ paradossale va detto, la possibilità di fare il bagno ma non quella di stare in spiaggia a prendere il sole.

Le situazioni più critiche si registrano a Vernazzola e  Capolungo dove sono costretti a intervenire gli agenti della Polizia Locale per far sgombrare le spiagge un po’ troppo affolate per i tempi della pandemia da Covid-19. L’approccio degli uomini della Polizia Locale è morbido, così come la reazione delle persone invitate ad abbandonare il loro posto al sole, che senza protestare più di tanto raccolgono asciugamani e pareo disperdendosi con le pive nel sacco.

A monitorare la situazione delle spiagge genovesi un elicottero dei Vigili del Fuoco ma anche gli sguardi attenti dei residenti delle abitazioni ubicate nei pressi della spiaggie, che preoccupati per il via vai di persone si sono rivolti alle forze dell’ordine chiedendo vigilanza e controlli che non sono tardati ad arrivare. Purtroppo l’appuntamento con la tintarella è rimandato, si spera, alle prossime settimane causa Covid-19.