Tassista di Nervi svela: "Fra i rari clienti di questi giorni le prostitute che vanno a domicilio"

di Michele Varì

Il conducente: "Ieri ne ho trasportata una, lavorano sempre, come gli operai..."

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"Fra i nostri rari clienti di questi giorni ci sono i lavoratori, dalle prostitute che vanno a lavorare a domicilio agli operai...". 
Lo rivela un tassista genovese incrociato nelle vie deserte davanti alla stazione ferroviaria di Nervi: "Si lavora poco, tanto che potremmo anche stare a casa visto che non abbiamo nessun indennizzo, ma come cooperativa dei tassisti vogliamo garantire un minimo di servizio ai cittadini". 

Una rivelazione che fa capire che esistono cittadini che giocano sulla propria salute e soprattutto se ne infischiano delle precauzioni imposte dal decreto del governo per fronteggiare la diffusion del Covid-19. 

Il tassista svela chi sono i clienti di questi giorni di quarantena: "Tutta gente che lavora che fa del taxi un uso veloce, prostitute, operai, gente che va a fare una visita in ospedale o a qualche familiare a casa".  Sollecitato sulla curiosità delle prostitute, immaginiamo ingaggiate da single in quarantena, il tassista racconta di ignorare dove le professoniste del sesso vadano e aggiunge "oggi non ne ho trasportate, ieri una...". Il tassista garantisce che proteggersi dal Covid-19 durante il lavoro indossa le mascherine e adotta tutte le altre precauzioni previste per fronteggiare la pandemia: "Al massimo facciamo salire due clienti ed entrambi sul sedile posteriore".