La dieta per il Covid-19 (e per chi è a casa)

di Eva Perasso

Il professor Sukkar stila l'elenco degli alimenti che aiutano a diminuire l'infezione

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Per Samir Sukkar, professore di dietologia e nutrizione clinica del San Martino di Genova, è importante dare "indicazioni dal punto di vista preventivo e terapeutico che possono essere efficaci durante la malattia, per non trovarci impreparati. La gravità della patologia di coronavirus è associato a diabete, obesità e ipertensione, fattori che contraddistinguono anche la mortalità da coronavirus". 

Dunque è necessario prevenire anche attraverso l'alimentazione: "Controllo del peso rigoroso, controllo della glicemia che si associa a stress ossidativo nel corso della febbre, compensare la iperglicemia con la dieta, partendo dall'eliminare gli zuccheri semplici, controllo dell'apporto calorico, controllo della pressione mangiando poco salato, tenendo conto che siamo tutti in quarantena e questo porta a un eccesso alimentare", precisa Sukkar. 

LE VITAMINE - "I fattori utili nella prevenzione sono tanti, in particolare lo stato delle vitamine. Una tra queste è stata indentificata come importante nella prevenzione delle malattie infettive: è la vitamina D. Il deficit di vitamina D deve ssere compensato. Possiamo produrla con l'esposizione al sole, anche dalla finestra di casa. Ricordiamo che un'ora di esposizione solare porta alla produzione di circa 20mila unità di vitamina D. Se noi pensiamo che il fabbisogno giornaliero è di 800, possiamo capire che questa è una dose interessante rispetto alla sua carica anti-infettivologica".

"Occorre aver cura anche dell'apporto di vitamina A che ha un ruolo importante nella prevenzione di certe polmoniti da morbilllo, è contenuta in uova e latte, e poi il betacarotene contenuto nella frutta e verdura arancione. Anche la vitamina C è importante, la troviamo nella frutta e verdura, negli agrumi, nelle fragole". 

I CARBOIDRATI - "E' bene ridurre l'apporto di zuccheri, anche dei carboidrati, dunque non dedichiamoci troppo a impastare, mangiamo o pasta o pane, usiamo la verdura, per esempio i cavoli, che danno protezione antiossidante; utilizziamo le uova, utilizziamo molto pesce che è vantaggioso perché apporta anche Omega3, ma anche frutta come noci, nocciole, mandorle, che sono ottimi contenitori di zinco e selenio. Oltre al pesce anche i legumi, hanno efficacia soprattutto nel "dopo", per ripristinare la funzione immunitaria nella fase di guarigione". 

LA FOCACCIA - "Bisogna saper mangiare di gola ma la gola non implica la quantità. La focaccia è un ottimo alimento per la colazione dei bambini, ma deve essere mangiata in quantità limitata, senza apportare troppi carboidrati. Puntiamo sui carboidrati complessi a pranzo e puntiamo sulle proteine a cena, con una buona insalata, condita con un buon olio extravergine e ricordiamo sempre frutta e verdura a ogni pasto".