"Squadra che perde non si cambia": l'attacco frontale degli "Amministratori" PD

di Marco Innocenti

1 min, 53 sec

"Cosa unisce i pasdaran renziani di base riformista con i capetti orlandiani di partito se non l’attaccamento al potere? Al congresso presenteremo un nostro nome"

"Squadra che perde non si cambia": l'attacco frontale degli "Amministratori" PD

“Squadra che perde non si cambia". Inizia così il documento diffuso da quella che ormai è definita da tutti come l'ala "degli amministratori" del Pd, dopo l'assemblea regionale che nella serata di ieri si è conclusa con la conferma di Simone Farello nel ruolo di segretario. "La Liguria ancora una volta rimane indietro - scrivono - Dopo anni di ripetute sconfitte - quella di pochi mesi fa la peggiore nella storia del centrosinistra ligure - la classe dirigente responsabile di tutto ciò ha deciso ancora una volta di non saper ascoltare e di coprirsi a vicenda per non lasciare i propri incarichi".

"Assistiamo purtroppo a persone che interpretano la politica come una carriera personale fine a sé stessa e non come un servizio rivolto alla comunità.
Cosa unisce i pasdaran renziani di base riformista con i capetti orlandiani di partito se non l’attaccamento al potere? Eppure gli elettori del PD hanno dimostrato a più riprese che si sentono rappresentati da chi è sul territorio, nei luoghi veri che le persone frequentano, non dai professionisti dei caminetti della politica. Nonostante la nostra scelta di ritirare la mozione di sfiducia, grazie al ruolo di mediazione di AreaDem per convergere su una proposta unitaria, la maggioranza dell’assemblea di ieri sera ha preferito spaccare il partito per difendere lo stutus quo, frutto di numeri ed equilibri vecchi di 7 anni che da tempo non trovano più riscontro nell’elettorato".

"Questa occasione però è stata importante perché si è creato un gruppo che va al di là delle correnti e lavora insieme per un altro PD - concludono -
Non siamo frondisti, siamo la maggioranza del partito a Genova e Savona (persino in quella vecchia assemblea rappresentiamo più di un terzo dei rappresentanti a livello ligure). Un gruppo di amministratori e segretari di circolo che ha chiesto per primo di convocare gli organi e il congresso per procedere con una nuova fase. Senza di noi nulla si sarebbe mosso. Al Congresso presenteremo una nostra/un nostro candidato che proporrà un’idea alternativa di partito e di politica rispetto a quella rappresentata fino ad oggi da Farello e da chi lo ha sostenuto fino all’ultimo minuto”.