Sindrome post-covid, Zanon: "Il 5-10% dei pazienti accusa strascichi anche per mesi"

di Redazione

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Così il direttore scientifico di MotoreSanità: "Servono cliniche dedicate, con un approccio multidisciplinare"

Sindrome post-covid, Zanon: "Il 5-10% dei pazienti accusa strascichi anche per mesi"

Si parla di covid e di sindrome post-covid nel nuovo format live di Telenord, con Claudio Zanon, direttore scientifico di MotoreSanità. Con lui abbiamo affrontato le difficoltà e i sintomi accusati da molti pazienti che, dopo essersi ammalati di covid (ed essere per fortuna guariti!) hanno però dovuto fare i conti con nuovi sintomi, quelli che comunemente tutti noi chiamiamo "strascichi": cefalee, irritabilità ma anche caduta dei capelli e tanti altri disturbi più o meno invalidanti. "I sintomi post covid riguardano circa il 5-10% dei pazienti - afferma Claudio Zanon, direttore scientifico di MotoreSanità - soprattutto in pazienti con asma, obesità o di età avanzata. In più ci sono pazienti che gli inglesi definiscono "lungo trasportatori" che hanno il virus che si annida ancora in qualche apparato del corpo. In questi il virus può creare una specie di pioggia citochimica, cioè un rilascio continuo di risposta immunitaria che crea un'infiammazione continua con mal di testa, irritabilità, caduta dei capelli e molti altri sintomi e disturbi che durano settimane".

"Abbiamo ancora un'esperienza limitata - ha aggiunto - ma sul totale dei contagiati nel mondo, anche il 5-10% è un numero importante di casi. Negli Stati Uniti ad esempio stanno nascendo cliniche specializzate nella gestione dei pazienti problematici post-covid. Sarebbe bene che anche in Italia nascessero queste cliniche, magari con un approccio interdisciplinare per evitare che i pazienti siano sballottati fra più reparti. E non dimentichiamoci che questi sintomi possono interessare anche pazienti che hanno avuto il covid con sintomi non troppo pesanti".