Signorini: "Fuga di cervelli brutta espressione: chi va via fa esperienze e arricchisce Genova"

di Edoardo Cozza

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L'intervento del presidente dell'AdSP Mar Ligure Occidentale nel corso della tavola rotonda di Telenord su "Emigranti e Nuovi Orizzonti"

Il presidente dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini è intervenuto nel corso della tavola rotonda di Telenord su "Emigranti e Nuovi Orizzonti", temi che hanno molto a che fare anche col ruolo che Genova ha giocato nella sua storia: "Genova, nella sua etimologia, ha il nome della porta d'ingresso e di uscita e la sua storia è legata alla possibilità di accrescere la ricchezza con l'emigrazione: si pensi al ruolo che i mercanti e gli esploratori genovesi hanno giocato verso le Americhe. Questo è successo anche nei secoli successivi e ancora oggi il porto di Genova è uno dei principali porti sulle rotte transoceaniche: questo ne dà la dimensione internazionale. Il primo paese di import è la Cina, il primo paese di export sono gli Stati Uniti".

Signorini si chiede anche cosa significhi emigrazione per Genova: "Basta vedere le stazioni marittime di Genova in confronto a Ellis Island, i due punti principali per l'anagrafe dell'emigrazione nel mondo: anche questo testimonia quanto i genovesi siano stati legati all'emigrazione e in ogni parte del mondo si trovano tracce delle fortune dei genovesi nel mondo.

Su chi ancor oggi lascia Genova, Signorni sottolinea: "Si pensi anche a chi, dopo aver fatto fortuna fuori, è tornato nel mondo: queste persone hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo di Genova. Infatti non condivido l'espressione 'fuga dei cervelli', perché chi fa esperienze fuori, lontano da casa, può poi restituire quanto ha appreso alla sua terra d'origine"