Scontri per Casapound, fra i 48 denunciati c'è un ex brigatista

di Michele Varì

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Marco Roberto, 65 anni, era stato arrestato nel '81 con la Brigata Buranello

Scontri per Casapound, fra i 48 denunciati c'è un ex brigatista
C'è anche un ex brigatista rosso fra i 48 manifestati denunciati per gli scontri con la polizia avvenuti fra via Palestro e piazza Corvetto lo scorso 23 maggio in occasione del comizio di Casapound. Si tratta di Marco Roberto, 65 anni, residente nel levante di Genova, che dopo oltre decenni di silenzio, tanto che da anni è stato riabilitato, è tornato da mesi a riaffacciarsi nelle manifestazioni contro la destra estrema in città. L'epilogo di questo suo rinnovato attivismo politico è avvenuto proprio in piazza Corvetto dove il sessantenne si vede nelle immagini con un casco grigio in testa e occhiali da sole a guidare il corteo dei manifestanti più duri che hanno attaccato i poliziotti del reparto mobile a difesa di piazza Marsala e del comizio di Casapound. Nelle immagini in possesso della Digos Marco Roberto sferra a più riprese attacchi agli agenti. Gli investigatori non hanno avuto difficoltà ad identificarlo, da qui la denuncia per il sessantenne, la prima dopo decenni in cui non aveva più fatto parlare di sé, insieme agli altri 47 manifestanti indagati a vario titolo di reati come travisamento, lancio pericoloso di oggetti, resistenza o violenza a pubblico ufficiale. Nel dicembre del 1981 Roberto, allora noto anche per il suo impegno come volontario per l'Anfas, era stato arrestato insieme ad altre tre attivisti dai carabinieri perché ritenuti facenti parte della brigata Buranello delle Brigate Rosse: i militari lo fermarono a Brignole. Grazie all'indagine furono rinvenute anche armi ed esplosivi sotterrate dalle parti di Creto. A quei tempi Roberto viveva con la famiglia a Bogliasco facendo l'agricoltore nelle campagne di Montoggio e un lavoro in provincia. La brigata a cui fu a accostato, la Buranello, a detta delle cronache di allora, era uno dei gruppi che tentavano di riorganizzarsi dopo l'irruzione dei carabinieri nel covo delle Br genovese di via Fracchia. Michele Varì