Savona, scoperti 223 lavoratori "in nero" nei locali della movida

di Marco Innocenti

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I controlli della Guardia di Finanza in discoteche, bar, ristoranti e stabilimenti balneari della Riviera

Savona, scoperti 223 lavoratori "in nero" nei locali della movida

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Savona, nel periodo estivo, è intervenuta in alcuni locali notturni della Riviera, frequentati dalla movida savonese nell'ambito dei normali controlli sul corretto assolvimento degli obblighi previsti dalla legge sui diritti d'autore

Durante uno di questi controlli, però, le Fiamme Gialle hanno anche scoperto ben 223 lavoratori "in nero" o irregolari, impiegati per lo più come commessi, camerieri, barman, aiuto-cuoco ed addetti alle pulizie in locali notturni, ristoranti e stabilimenti balneari. In un caso, il lavoratore in questione era un extracomunitario in attesa di asilo politico, impiegato in uno stabilimento del ponente savonese. Il giovane, da poco giunto in Italia, di etnia marocchina, era in possesso solo di un codice fiscale provvisorio, in attesa di quello definitivo.

In un altro caso sono stati individuati due soci di una società che gestisce un ristorante della Valbormida, nel comune di Giusvalla in provincia di Savona, intenti a servire al tavolo i clienti, pur non risultando in regola ai fini contributivi ed assicurativi. I 19 datori di lavoro che impiegavano lavoratori con posizioni irregolari saranno ora multati con una sanzione di 1.800 euro per ogni lavoratore.

Molte anche le sanzioni per la diffusione illecita di musica o per il mancato rispetto delle norme sul diritto d'autore. I militari della Compagnia di Albenga, in un noto locale ingauno annesso ad uno stabilimento balneare, hanno individuato un DJ che intratteneva i clienti con file illecitamente scaricati sul proprio pc. I Finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro della strumentazione elettronica, nella quale sono risultati memorizzati 15 file. L’uomo rischia una pena da sei mesi a tre anni, oltre al risarcimento del danno in favore della SIAE, ma anche una multa, per ogni brano abusivamente duplicato o riprodotto, da un minimo di 103 euro ad un massimo di 1.039 euro.

Situazione analoga anche in un noto locale del ponente savonese, dove i finanzieri hanno scoperto che venivano diffusi brani musicali senza alcuna autorizzazione e senza il pagamento dei dovuti diritti d'autore. I brani erano semplicemente memorizzati su una pen drive. Il titolare del locale notturno, un 34enne originario dell’Ecuador, è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per violazione alle norme sulla tutela del diritto d’autore, oltre che multato.