Sarzana, neofascisti chiedono una targa per i morti della Guardia Nazionale: è polemica

di Alessandro Bacci

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La richiesta del Circolo Almirante è di "dare dignità ai vinti". La replica: "Uccisero 173 innocenti e strapparono un feto dal ventre di una madre"

Sarzana, neofascisti chiedono una targa per i morti della Guardia Nazionale: è polemica

Una targa per ricordare i soldati della Guardia Nazionale Repubblicana, sepolti in una fossa comune nel cimitero di Sarzana (La Spezia). La richiesta da anni viene avanzata e nei giorni scorsi è stata riproposta dal circolo Almirante della Spezia. Alla vigilia del 76° anniversario della Liberazione scoppia la polemica a Sarzana, con la proposta che viene contrastata dal circolo Pertini. "Tra le specificità storiche e sociali italiane rientra anche una forte propensione alla 'divisività' e un ruolo di particolare rilievo è rivestito dalla contrapposizione fascisti e antifascisti - si legge nella nota del circolo Almirante -. Questa lacerante contrapposizione tra antifascismo e fascismo avrebbe potuto essere attutita, in modo tale da provocare un'eco meno duratura e meno dannosa". La richiesta è di "dare dignità ai vinti".

La replica del circolo Pertini è severa. "È dal primo dopoguerra che i reduci della repubblica di Salò parlano di una necessaria 'riconciliazione nazionale' o di necessità di una 'memoria condivisa'. A Sarzana il circolo Almirante della Spezia guidato da quel Cesare Bruzzi Allieti, già coordinatore di CasaPound, ha chiesto al Comune di porre una lapide alla fossa dove sono sepolti alcuni combattenti delle formazioni fiancheggiatrici dei nazisti. Chiediamo ai signori del circolo Almirante di organizzare una breve gita negli immediati dintorni. Vadano a Vinca, dove, il 27 agosto 1944, le Brigate Nere di Carrara e gli uomini della Guardia Nazionale Repubblicana furono protagonisti della strage di 173 vittime civili innocenti, dove strapparono un feto dal ventre di una madre incinta e si divertirono a lanciarlo in aria come tiro al bersaglio. Quando avrete riconosciuto l'efferatezza di queste stragi, smetterà la fasulla propaganda dei fascisti 'buoni' contrapposti ai tedeschi 'cattivi'. Il problema non è la pietà umana per i morti. Il problema è il giudizio politico su un regime che ha messo in carcere chi non la pensava come il suo capo, che uccideva gli avversari, dove non c'era libertà di stampa, di riunione, di sciopero e neppure libere elezioni. Un regime che ha schierato l'Italia al fianco dei nazisti di Hitler in un'alleanza innaturale e disastrosa, che è costata un milione di morti e la distruzione del paese. Nel cimitero di Sarzana c'è il sacrario dei partigiani sarzanesi, caduti per la libertà di tutti, persino di quella del circolo Almirante, che può esprimere persino la propria opinione. Chiediamoci se noi potremmo esprimere liberamente la nostra opinione se avessero vinto loro insieme a Hitler".