Riders in sciopero in tutta Italia, presidio anche a Genova

di Edoardo Cozza

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Mobilitazione prevista nel tardo pomeriggio in piazza De Ferrari. La Cgil: "Questi lavoratori hanno diritto a tutele contrattuali effettive"

Riders in sciopero in tutta Italia, presidio anche a Genova

Venerdì giorno di sciopero, a livello nazionale, pero i riders. Anche a Genova è prevista un presidio in piazza De Ferrari a partire dalle 18.30. A promuovere e sostenere la mobilitione la Camera del Lavoro di Genova e le categorie Cgil di Nidil, Filt e Filcams.

Durante la pandemia le aziende del food-delivery hanno visto aumentare a dismisura i propri fatturati senza che ci sia stato alcun miglioramento contrattuale per i riders, lavoratrici e lavoratori che, fin dalla dichiarata emergenza sanitaria, sono diventati essenziali.

Il 15 settembre scorso - ricorda la Cgil Genova in una nota - è stato firmato da Assodelivery (l'associazione padronale del food delivery alla quale aderiscono Deliveroo, Glovo, SocialFood e Uber Eats) e UGL un contratto per i riders che regolamenta il pagamento a cottimo e di fatto nega l'accesso ai diritti del lavoro subordinato, in quanto i riders sono considerati esclusivamente lavoratori autonomi.

Una recente inchiesta della procura di Milano ha posto l’attenzione sull’estrema precarietà di questi lavoratori e sui diffusi comportamenti “illeciti” da parte delle aziende. L’indagine ha portato alla predisposizione di verbali in cui si prevede la ricostituzione di rapporti di lavoro di oltre 60 mila lavoratori a livello nazionale. Le aziende stanno facendo ricorso contro il provvedimento, ma la Cgil - si legge ancora nel comunicato - è disposta a dare assistenza necessaria ai lavoratori interessati.

L’inchiesta della procura di Milano conferma ciò che da anni la Cgil rivendica: i riders devono avere diritto a tutele contrattuali effettive. Ai riders vanno riconosciuti i diritti derivanti dal rapporto di lavoro subordinato, devono essere tutelati e con un monte ore garantito; lavoratrici e lavoratori del settore devono avere una retribuzione oraria congrua (agganciata al Contratto nazionale della Logistica e Trasporti) che tenga in considerazione anche i tempi di attesa oltre ad un pacchetto di diritti irrinunciabili, quali malattia, ferie, tfr e permessi studio.

Ecco spiegati, dunque, i motivi che hanno portato alla protesta a livello nazionale e alla manifestazione che si terrà nel tardo pomeriggio nel capoluogo ligure.