Rfi rinnova l'intesa con Legambiente per le "Green Station"

di Pietro Roth

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In tutta Italia oltre 450 scali impresenziati in comodato

Rfi rinnova l'intesa con Legambiente per le "Green Station"
Le stazioni ferroviarie come spazi di condivisione, per favorire la promozione del territorio, contribuire allo sviluppo di progetti per la tutela dell’ambiente, valorizzare le opportunità turistiche e diffondere le buone pratiche dedicate alla mobilità sostenibile. Questi gli obiettivi del Protocollo d’Intesa rinnovato oggi, a Pescara, in occasione della quinta tappa della campagna Treno Verde 2019, da Stefano Ciafani, Presidente Legambiente e Ilaria Maggiorotti, Responsabile Asset Immobiliari, Direzione Asset Management e Controllo di Gestione di Rete Ferroviaria Italiana(Gruppo FS Italiane). L’accordo riguarda il progetto Green Station, avviato nello scalo di Pescara nel 2014, e nato dalla collaborazione tra FS Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e Legambiente per realizzare, sfruttando gli spazi di stazione non più funzionali all’attività ferroviaria, un vero e proprio Centro Servizi in cui svolgere attività dedicate alla cultura ambientale. Il Centro, sede cittadina dell’associazione Legambiente, ha già visto l’istituzione di sportelli informativi, laboratori didattici e la creazione di apposite aree per il bike sharing. Altre Green Station sono nate in questi anni, grazie al protocollo, a Potenza Superiore, Brenne Alzate, San Stino di Livenza, Pontecagnano e Anzio. La cessione in comodato degli spazi di stazione liberi dalle attività ferroviarie a Enti Locali, Associazioni no profit e Fondazioni rientra nel più ampio piano di RFI per il riuso sociale degli scali e degli immobili ferroviari da destinare a progetti e attività culturali, turistiche, di solidarietà e sostenibilità. Sono oltre 450 le stazioni impresenziate in cui sono resi disponibili tali spazi, assegnati poi anche attraverso la sottoscrizione di Protocolli d’Intesa con diverse realtà nazionali, tra cui: l’Associazione Italiana Turismo Responsabile, CSVnet, Lega Coop Sociali e Fondazione ItaliaCamp; è stato inoltre firmato un accordo con Banca Etica per agevolare i finanziamenti delle operazioni sociali negli spazi FS. A fine 2018, i contratti di comodato sottoscritti risultavano essere oltre 1.470, per 3,6 milioni di metri quadri complessivi di spazi per il riuso sociale. Le iniziative di riuso e riqualificazione degli immobili, oltre ad arricchire la stazione e il territorio di servizi utili, garantiscono il presenziamento degli edifici e la loro manutenzione, con effetti positivi in termini di qualità e decoro degli ambienti oltre che di rivitalizzazione del contesto urbano di riferimento. In Abruzzo, RFI ha concesso l’utilizzo gratuito di locali anche nelle stazioni di Alba Adriatica, Piano d’Orta, Torre dei Passeri, Pineto e Pettorano sul Gizio, dove hanno trovato sede le rispettive Pro Loco, Croce Rossa (Torre dei Passeri), Protezione Civile (Pineto), Comune (Pettorano sul Gizio) e altre realtà associative. Sono inoltre in via di definizione ulteriori contratti di comodato d’uso gratuito per le stazioni di Popoli, Tocco Castiglione, Palena, Bussi, Campo di Giove e Montesilvano. Alcuni di questi casi virtuosi, circa 90 stazioni in 18 regioni italiane, sono stati raccolti nel volume “Stazioni Impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio ferroviario” e raccontati oggi a Pescara. Un esempio delle più significative best practice realizzata nel corso degli anni, da Nord a Sud del Paese, per avviare processi di rigenerazione di queste stazioni intese come veri e propri asset comunitari.