Report viadotti, gli indagati: "Non c'era nessun sistema diffuso di falsi"

di Marco Innocenti

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"Confidiamo nel fatto che il giudice riveda la propria posizione"

Report viadotti, gli indagati: "Non c'era nessun sistema diffuso di falsi"
"Non c'era nessun sistema diffuso di falsi e nessun report truccato". Ad affermarlo, in una nota, sono gli avvocati Massimo Ceresa Gastaldo e Carlo Baccaredda Boy, dopo gli interrogatori tra lunedì e ieri, dei loro assistiti Massimiliano Giacobbi, Lucio Ferretti Torricelli e Andrea Indovino, dirigenti di Spea finiti nell'inchiesta sui falsi report sui viadotti autostradali. I tre hanno risposto alle domande dei vari gip che li hanno interrogati per rogatoria, e hanno illustrato le proprie ragioni respingendo le accuse. "I documenti riferiti al ponticello Paolillo - si legge nella nota - in relazione ai quali si contesta il falso omissivo sono in realtà veritieri. La riscontrata difformità non è stata affatto nascosta o sottovalutata, anzi: è stata subito segnalata da Spea alla direzione di tronco Autostrade e sono seguite approfondite indagini sul campo, che hanno consentito di superare il dubbio inizialmente sorto in merito alla effettiva configurazione della trave. Mai è stata trascurata la sicurezza dei trasporti che, al contrario, è sempre stata il primo e unico obiettivo dei tecnici di Spea". Secondo l'ordinanza, le intercettazioni proverebbero che sarebbe stato consentito un trasporto eccezionale sul viadotto Pecetti pur nella consapevolezza che quel trasporto superasse i limiti di sicurezza, per favorire un 'committente pesante', con ciò anteponendo gli interessi commerciali alla tutela dell' incolumità pubblica. "Quelle telefonate - conclude la nota - dimostrano l'opposto visto che si riferiscono non a un trasporto da 141 tonnellate, come erroneamente ipotizzato, ma di ben 292 tonnellate che proprio grazie alla tempestiva segnalazione di 'non trascurabilità' da parte dei tecnici Spea non è mai transitato sul viadotto Pecetti. Confidiamo che il giudice nei prossimi giorni riveda la propria decisione anche alla luce degli elementi forniti".