Recovery Fund, Governo in fibrillazione per la gestione delle somme. Paita (Italia Viva): "La task force? Credo che Conte ci ripenserà"

di Redazione

"Sulle richieste per il Recovery la Regione Liguria ha fatto una lista dei desideri irrealizzabile", aggiunge la deputata

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Anche se l'Italia è riuscita ad aggiudicarsi i tanto attesi 209 miliardi di fondi, il Recovery fund continua ad infiammare il dibattito pubblico, anche all'interno dello stesso governo. La ripartizione sul territorio italiano del piano di aiuti messo in campo dall'Unione Europea per risollevare l'economia dei paesi membri messa in crisi dal Covid 19, con il premier Giuseppe Conte che vorrebbe affidare ad una task force ad hoc, non piace a varie anime della maggioranza, prima fra tutte Italia Viva, che vorrebbe un intervento del Parlamento.

"Abbiamo dato vita a questa maggioranza per non dare i "pieni poteri" a Salvini, quindi ora non siamo d'accordo nel darli a Conte nè a nessun altro", dichiara la deputata di Italia Viva Raffaella Paita, ospite della trasmissione Fuori Rotta di Telenord.

Ma se il premier insistesse sull'idea della task force, Italia Viva ritirerà i suoi ministri? "Credo che Conte ci ripenserà. Detto questo, se il tema sono i ruoli di governo di Italia Viva, i loro posti sono a disposizione da domani mattina", dichiara Paita. "Il problema è il Paese, non le poltrone: mi chiedo come sia possibile dare solo 9 miliardi alla sanità, come pare sia previsto nella bozza di redistribuzione dei fondi, una bozza che fra l'altro non è stata condivisa con il resto della maggioranza".

Per quanto riguarda i temi più strettamente liguri, Raffaella Paita è molto dubbiosa sull'elenco di progetti da 25 milioni da finanziare con il Recovery Fund stilato della Regione Liguria: "Come al solito, hanno fatto una lista dei desideri senza capire che il Recovery ha delle regole molto precise: le somme possono andare solo a progetti che si possono concludere entro il 2026, mentre nell'elenco della Regione ci sono opere che non sono nemmeno in fase di progettazione". 

"Bisogna prendersi delle responsabilità e indicare quali sono le opere prioritarie, senza fare il libro dei sogni irrealizzabili", continua Paita. "Peraltro, non c'è nessun riferimento alla realtà spezzina, che dal punto di vista sanitario è in una situazione coplessa, che questa amministrazione non ha saputo risolvere". 

L'onorevole Paita parla anche del Mes, che ritiene un' opportunità per l'Italia, in particolare per migliorare il settore della sanità. "Si potrebbero ottenre 37 miliardi dall'Europa grazie al Mes", spiega. "Mi auguro che parte della maggioranza, in particolare i 5 Stelle, ripensi alla propria posizione su questo tema:  pochi giorni fa si sono hanno votato a favore della revisione del trattato del Mes, sarebbe contraddittorio se poi si opponessero all'attivazione di queste risorse per la nostra sanità".