Reagire al covid con inventiva e positività: "La crisi la prendiamo per la gola"

di Redazione

L'esperienza e la voglia di ripartire di Emanuela Giardina, titolare dell'azienda agricola "Colture di Casa" in Valpolcevera

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Reagire alla crisi e all'emergenza covid si può. Basta farlo con l'inventiva, l'intraprendenza e la positività. Un messaggio che tante aziende hanno imparato a far proprio, specialmente in quest'epoca di grandi difficoltà.

“Già all'epoca della prima ondata – ci spiega Emanuela Giardina, titolare dell'azienda agricola “Colture di casa” - abbiamo intensificato le consegne a domicilio dei nostri prodotti con delle bio-box di frutta e verdura che recapitiamo a casa di tutti i nostri clienti sparsi su tutta la provincia di Genova. La risposta da parte dei clienti è stata inaspettata, ci hanno contattato tantissime persone, abbiamo raggiunto tantissimi clienti nuovi che poi ci hanno continuato a contattare, che sono anche venuti a trovarci qui in azienda. Un gran bel successo, insomma”.

Le norme anticovid hanno reso necessario cancellare le cene? E allora ecco spuntare pranzi e merende sotto i gazebo, davanti ai bracieri. “In estate abbiamo pensato che la gente non vedesse l'ora di uscire di casa dopo il lockdown e quindi abbiamo costruito dei gazebo con divanetti per fare merenda con i nostri prodotti. Quando le norme ci hanno imposto di chiudere alle 18, ci siamo inventati la merenda”.

Insomma, la crisi è dura ma si può rispondere rimboccandosi le maniche. “Assolutamente sì – ci dice ancora Emanuela – Io vedo il problema e cerco una soluzione. E per noi era: “Non ci fanno aprire la sera a cena? Allora ci buttiamo sul pranzo e sulla merenda. Tutto per cercare di uscirne... il meno 'acciaccati' possibile. Poi siamo arrivati alla seconda ondata e alla chiusura della ristorazione imposta dal passaggio in zona arancione. E allora ci siamo inventati la consegna a domicilio non solo di frutta e verdura ma anche dei prodotti di gastronomia, con torte dolci e salate. Al lockdown si risponde con la gola, noi la crisi la prendiamo per la gola!”.