Preso Safet Altic, pericoloso latitante serbo coinvolto nel calcioscommesse

di Michele Varì

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Era nascosto a Marassi. Fotografato con gli ultrà del Genoa. Pusher della droga, tradito dalla Coca-Cola light

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/07/270719-ALTIC-01_30.mp4 Arrestato ieri sera a Marassi il pericoloso pregiudicato serbo Safet Altic, 43 anni, spacciatore ricercato da anni in tutta Europa per fatti di droga e altri reati. Coinvolto in più inchieste fra cui alcuni legate alla mafia e al mondo del calcio scommesse, Altic è noto anche per l'inchiesta avviata dalla procura di Cremona dalle famose foto scattare nel 2011 davanti all'Osteria del Coccio di Sturla in compagnia di alcuni calciatori del Genoa fra cui Giuseppe Sculli e dei capi ultrà della gradinata Nord, primo fra tutti Massimo Leopizzi. Quell'inchiesta si concluse nel nulla, ma la carriera di Altic non si è mai fermata. L'arresto è avvenuto in esecuzione di due ordini di cattura in un'anonima abitazione di via Gribodo: L'intuizione che il serbo potesse nascondersi nella casa di Marassi è arrivata da fonti confidenziali raccolte dal commissariato di polizia di San Fruttuoso, ed è stata poi avvalorata dai numerosi riscontri dei detective dello Sco, la Sezione Criminalità Organizzata, della squadra mobile di Genova che da anni sono sulle tracce del pericoloso bosniaco e stavano già chiudendo il cerchio intorno ad Altic. Il latitante quando gli agenti hanno fatto irruzione ha provato a lanciarsi da un muretto, ma gli agenti avevano circondato l'edificio e lo hanno arrestato. Il serbo è apparso provato e presenta delle vecchie ferite alla spalla e una molto vistosa alla testa, un foro forse procurate da un conflitto a fuoco in Spagna, da cui è fuggito nelle scorse settimane.  Per questo dopo l'arresto è stato ricoverato nel centro clinico del carcere di Marassi. A richiedere l'arresto di Altic è stato il sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Genova Federico Manotti che coordina le indagini dei poliziotti dello Sco della squadra mobile diretta dal primo dirigente Marco Calì e il dal suo vice Alessandro Carmeli. All'arresto hanno preso parte anche i poliziotti del commissariato di San Fruttuoso diretto dal vice questore Maria Teresa Canessa. Il pregiudicato serbo, temuto e rispettato anche per la sua prestanza fisica e determinazione, per paradosso pur da sempre legato al mondo del narcotraffico e dello spaccio, sarebbe stato tradito da alcune lattine di Cocacola light di cui è ghiotto: alle 20 di ieri sera, infatti, gli agenti appostati davanti al palazzo di via Gribodo hanno avuto un ulteriore riscontro che la persona nascosta nell'abitazione era lui quando hanno visto entrare il padrone di casa con un sacchetto della spesa da cui spuntavano appunto delle lattine di Cocacola light. La perquisizione dell'abitazione di via Gribodo ha permesso di sequestrare  una pistola scacciacani e denunciare per favoreggiamento personale la coppia che ospitava Altic, un pregiudicato cagliaritano di 56 anni e la sua compagna, una 52enne genovese, entrambi presenti al momento della perquisizione. Michele Varì