Porto di Trieste, il Tar smentisce Anac: D'Agostino torna presidente

di Marco Innocenti

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"La nomina deriva dal Mit, che non è finanziatore di TTP, quindi l'incarico fu conferito correttamente"

Porto di Trieste, il Tar smentisce Anac: D'Agostino torna presidente

La prima sezione del Tar del Lazio ribalta la pronuncia di Anac e riconoscegna a Zeno D'Agostino la presidenza dell'Autorità di sistema portuale del mar Adriatico Orientale. I giudici hanno infatti accolto il ricorso presentato prima dallo stesso D'Agostino e poi anche dall'Autorità, dopo che l'Anac aveva dichiarato inconferibile l'incarico dato a suo tempo a D'Agostino.

Secondo il Tar, Anac avrebbe basato la propria sentenza su un'interpretazione troppo estensiva dell'art. 4 del D.Lgs. 39/2013 nella parte in cui si parla di inconferibilità nel caso in cui "a conferire l’incarico sia l’amministrazione o l’ente pubblico che finanzia o regola l’ente di diritto privato in cui il destinatario dell’incarico abbia svolto incarichi o rivestito cariche".  

“Nel caso di specie – si legge nella sentenza del Tar - è certo che l’Autorità competente alla nomina dei Presidenti delle AdSP sia il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in forza di espressa norma attributiva del potere (cfr. art. 8, comma 1, L. 84/1994, che attribuisce il suddetto potere di nomina al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, d'intesa con il Presidente della regione interessata). Analogamente non è contestato, né sarebbe contestabile, che il MIT non svolga alcuna forma di finanziamento, ne abbia poteri regolatori su TTP. Ne discende che la norma in rassegna non è applicabile al caso di specie, stante l’assenza di un presupposto indefettibile per l’operatività dell’inconferibilità in parola”.

In sostanza, quindi, è chiaro che la nomina di presidente sia conferita dal Mit, che non ha alcun ruolo di finanziatore di TTP, per cui la nomina di D'Agostino va ritenuta corretta.