Porti, Federagenti: "Pescara e Ortona con Civitavecchia? Assurdo"

di Fabio Canessa

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Ipotesi Abruzzo fuso col Lazio per attivare un nuovo corridoio europeo tra Barcellona e la Croazia

Porti, Federagenti: "Pescara e Ortona con Civitavecchia? Assurdo"

L’idea che i porti abruzzesi di Pescara e in particolare Ortona debbano essere 'staccati' dalle competenze dell’Autorità di Sistema Portuale che fa capo ad Ancona, per essere 'spostati' sotto l’Autorità di Civitavecchia, "non è solo assurda, è anche paradossale, in un Paese come l’Italia che proprio nella portualità ha ben altri problemi, seri, da risolvere".

Così si è espressa Federagenti, criticando non solo l’ipotesi progettuale di uno sganciamento dell’Abruzzo dalle Marche per favorire un aggregazione con il Lazio, ma anche e specialmente le motivazioni "fantascientifiche" di questa scelta, che "ovviamente provocherebbe una dispersione di risorse, tempi burocratici infiniti e il blocco di tutti i lavori previsti nei porti abruzzesi".

La motivazione sarebbe l’attivazione di una sorta di nuovo corridoio europeo che favorisca la creazione di un asse di traffico fra Barcellona, Civitavecchia, Ortona e il porto croato di Ploče. "Il tutto in assenza – sottolinea Federagenti – di traffici in essere fra Ortona e Ploče nonché di collegamenti efficienti fra Tirreno e Adriatico".

Secondo la Federazione degli agenti marittimi, che invita sia i vertici della Regione Abruzzo sia quelli di alcune Associazioni imprenditoriali che si sono “innamorati di un sogno” a concentrare gli sforzi su obiettivi fattibili, già i Corridoi Ten pianificati da due decenni faticano in Italia a diventare realtà.