Ponte Morandi, Bucci: "Possibile prima esplosione a fine maggio"

di Fabio Canessa

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Il commissario: "Comporta meno rischi, ma dobbiamo ancora decidere. Non guarderemo a costi e tempi"

Ponte Morandi, Bucci: "Possibile prima esplosione a fine maggio"
“Probabilmente la demolizione con esplosivo comporta meno rischi. Ma la decisione non l’abbiamo ancora presa. Bisogna che tutti siano d’accordo”. Così il sindaco-commissario Marco Bucci commenta le indiscrezioni che danno in vantaggio l’opzione dinamite per abbattere le due pile est del ponte Morandi. La demolizione meccanica sembra un’idea sempre più marginale: "Lo smontaggio richiede 5-6 mesi e per gli operai in alta quota aumenta la possibilità di incidenti"  “In ogni caso non prenderemo in considerazione i costi e nemmeno i tempi, ma solo i rischi. Quelli per la salute della popolazione e per chi lavora in cantiere. Lo stabiliremo insieme ad Asl, Arpal, Regione, e interpellerò anche il ministero per essere sicuro di seguire la strada giusta”, prosegue Bucci. La decisione dovrebbe arrivare alla fine della settimana. Intanto ci sono già tre possibili finestre di date per la demolizione: “Le possibilità sono fine maggio e metà giugno, se verrà demolita una pila alla volta, oppure le ultime due settimane di giugno se si farà tutto insieme”. Se la scelta ricadrà sull’esplosione, ad oggi è probabile che ce ne siano due distinte. “C’era l’ipotesi di eseguire l’operazione in una sola soluzione in modo da evacuare gli abitanti una sola volta – continua il commissario – ma ci sarebbero problemi coi detriti e il materiale da smaltire”. Il piano di sgombero prevede di spostare in albergo circa 1.000 abitanti per un periodo massimo di tre giorni. “Potrebbero essere uno, uno e mezzo o due, bisogna vedere, dipende dall’analisi tecnica che io non ho ancora letto”, replica Bucci.