Ospedali liguri, a Sestri Levante inaugura il reparto a conduzione infermieristica

di Redazione

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Apre anche il nuovo centro pneumologico per la cura delle malattie polmonari

Ospedali liguri, a Sestri Levante inaugura il reparto a conduzione infermieristica

Inaugurati presso l'ospedale di Sestri Levante un nuovo reparto a conduzione infermieristica (UDI) e un centro pneumologico per lo studio e la cura delle malattie polmonari e dei disturbi respiratori nel sonno. 

Il nuovo reparto a conduzione infermieristica di Asl4 è una struttura a direzione infermieristica, al terzo piano dell'ospedale di Sestri Levante, con 16 posti letto; eroga prestazioni in regime di ricovero col supporto di medici specialisti, medici di medicina generale, medici dei servizi territoriali, operatori socio sanitari, fisioterapisti, assistenti sociali al fine di garantire la presa in carico globale della persona, la continuità assistenziale e una perfetta integrazione tra assistenza sanitaria e sociale a pazienti ricoverati in dimissione o pazienti al domicilio per i quali l’offerta di questo setting assistenziale può rappresentare un’alternativa al ricovero ospedaliero per acuti.

Tra i suoi obiettivi vi è quello di migliorare l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri, contribuire alla gestione degli accessi in Pronto Soccorso facilitando le dimissioni dai reparti di degenza, favorire l’integrazione e la continuità tra strutture ospedaliere e territoriali, rappresentare un’opportunità di accesso del paziente domiciliare, su proposta diretta del MMG senza transito dalle strutture dell’emergenza, ad un setting adeguato alle condizioni cliniche evitando l’accesso improprio al p.s. e alle strutture ospedaliere di degenza ordinaria.

L’UDI è pertanto una struttura destinata a soggetti che hanno completato il percorso di ricovero in reparti per acuti pur avendo bisogno ancora di un breve periodo di assistenza infermieristica specializzata per il completamento del ciclo di cure oppure che sono assistiti in ambito domiciliare dal proprio MMG e necessitano di prestazioni infermieristiche tali da non poter essere praticate a domicilio per motivi sociosanitari. L’UDI è un luogo “aperto”, dove gli spazi sono pensati per una tipologia di degenza che prevede la presenza dei familiari, senza vincoli di orario, con la possibilità di stare vicini ai propri cari in modo confortevole, e dove prevale la cura ai bisogni della persona rispetto alla cura medica.

La sperimentazione di tale modello, soprattutto nella sua specifica valenza territoriale, vuole configurare “un luogo e un tempo” di dimissione protetta, in cui accompagnare il paziente anziano, cronico e fragile ad un rientro al domicilio assistito, in cui sono  protagonisti il case manager con la sua specificità nell’identificare i bisogni assistenziali e il MMG che proseguirà al domicilio la presa in carico della cronicità.

Apre oggi anche un nuovo centro pneumologico per i disturbi del sonno di cui è Responsabile il Dottor Antonello Nicolini. Il Centro è attivo da circa venti anni, ma in questi ultimi cinque anni, la sua attività è andata progressivamente incrementandosi, a causa della crescente richiesta della popolazione oltre che dalla nuova legge italiana la quale ha stabilito dal 2016 che, per proteggere la vita di chi guida e garantire la sicurezza sulle strade sia necessario individuare e curare i disturbi respiratori del sonno dei guidatori al fine di poterne garantire l’idoneità alla guida. 

Nel centro afferiscono circa 250 “nuovi” pazienti per anno con disturbi respiratori nel sonno ed inoltre vengono seguiti con follow-up annuale anche tutti i pazienti affetti da questo disturbo in trattamento ventilatorio notturno.
La nuova collocazione strutturale amplifica la disponibilità dei servizi e assicura una migliore integrazione tra specialità ugualmente coinvolte nel percorso di cura per tali patologie (prossima attivazione complanare e sinergica del Centro per lo studio e la cura dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) che vede nelle problematiche correlate ai “grandi obesi” una sinergia operativa fondamentale nonché l’attivazione del D.H. e D.S. multidisciplinare).