Odontoiatria, Berro: "La prima sfida? Aggiornare i livelli essenziali di assistenza"

di Marco Innocenti

Così il membro ligure in Commissione Albo Odontoiatri nazionale: "Prevenzione di carie e malattie gengivali e diagnosi precoce dei tumori della bocca"

C'è anche un po' di Liguria nella Commissione Albo Odontoiatri nazionale. le ultime elezioni hanno infatti premiato la cordata "Insieme", capitanata dal presidente uscente Raffaele Iandolo, della quale faceva parte anche il coordinatore CAO regionale della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Liguria Rodolfo Berro.

"Ovviamente la nostra missione sarà quella di collaborare col ministero - ci spiega il dottor Berro - per tutelare il diritto dei cittadini alla salute, nel nostro caso, della bocca e dei denti. Come farlo? Con attività di prevenzione e, nel caso, di cure adeguate. Il primo impegno sarà quello di aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza, offerte dal servizio pubblico, che purtroppo oggi non supera il 10%. Deve rivolgersi alle fasce più deboli, puntando sulla prevenzione della carie nei minori, delle malattie gengivali negli adulti e poi sulla diagnosi precoce dei tumori della bocca, una patologia poco conosciuta ma molto grave e molto più frequente di quello che si pensa, che può avere un esito positivo solo con una diagnosi tempestiva".

Una delle sfide dei prossimi anni sarà anche quella di lottare, in ogni studio, contro la pandemia: "La nostra professione si adegua sempre - aggiunge - e lo ha fatto ovviamente anche a fronte della pandemia. Già nei primissimi giorni si è messo in funzione tutti i dispositivi di protezione, la sanificazione e la ventilazione degli ambienti e riducendo la presenza di persone nelle sale d'attesa. Le cure dentali sono sempre garantite nella massima sicurezza possibile in modo che si possa currare al meglio i pazienti".

"All'inizio ovviamente c'era un po' di timore da parte dei pazienti, ma era una paura proprio ad uscire di casa. Il nostro è un contatto stretto col paziente ma è fatto nel pieno rispetto di tutti i possibili dispositivi di protezione. Questo ha impedito la trasmissione del contagio in ambiente odontoiatrico, cosa documentata dalla casistica. Adesso ad esempio tornano a frequentare gli studi anche gli anziani che si sono sottoposti al vaccino, ma questo non significa che prima ci fosse la paura a frequentare i nostri studi".