Nuovo dpcm, Bucci: "Chiusura locali? Fondamentale è che ristori arrivino subito"

di Marco Innocenti

"Con i buoni spesa, noi sindaci abbiamo dimostrato che quando si vuole le cose si possono fare bene e in tempi rapidi"

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Mentre tutto il paese è col fiato sospeso in attesa della presentazione del nuovo dpcm che inasprirà le limitazioni per far fronte alla crescita del contagio covid, il sindaco Marco Bucci ha detto la sua, a margine della cerimonia di commemorazione delle vittime dell'alluvione del 4 novembre 2011: "Il nuovo dpcm? Avrei voluto avere il piacere di leggerlo, soprattutto per sapere noi dove siamo - ha detto Bucci - Ancora non lo sappiamo e penso che lo sapremo stasera o domani. Come sapete penso che la chiusura dei bar e dei ristoranti si poteva evitare, si potevano fare le cose diversamente ma in questo caso non sono io a decidere. Io posso solo eseguire le decisioni del governo".

"Quello che noi possiamo fare invece è fare di tutto perché i ristori arrivino il più in fretta possibile - ha sottolineato il primo cittadino - Capisco quando ci sono le chiusure, ma quando si decide di farlo ci deve essere il ristoro economico immediato. Non quindici giorni, un mese, sei mesi dopo. Il ristoro deve essere immediato perché le famiglie devono poter andare avanti. Noi ne abbiamo dato un esempio con i buoni spesa che, in dieci giorni, sono andati a tutti quanti. Noi a Genova ma anche tutti i sindaci d'Italia che hanno dato la dimostrazione di come le cose, quando si vogliono fare, si possono fare bene. Noi chiediamo la stessa cosa: se si decide di chiudere, dobbiamo dare i ristori immediatamente e in maniera semplice per tutti”.