No Green Pass, manifestazione e corteo a Genova: "Ci siamo svegliati, una pacifica rivoluzione"

di Alessandro Bacci

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Protesta, come ogni sabato, nel capoluogo ligure. "Ci chiamano talebani e terroristi, non vogliamo vivere con la museruola"

Nuova protesta da parte del movimento No Green Pass a Genova. Come ogni sabato centinaia di persone si sono ritrovate in piazza De Ferrari per protestare contro la certificazione verde. Dopo gli intreventi sul palco il corteo si è spostato verso l'area del proto Anticio passando per via San Lorenzo e bloccando per alcuni minuti il traffico nell'area. A differenza dei sabati precedenti il corteo si è poi diretto in via Balbi e nuovamente nel cuore di Genova.

Inizia la nostra pacifica rivoluzione perché ci siamo svegliati - afferma uno dei leader del movimento no green pass genovese dagli scalini di palazzo Ducale - Abbiamo spulciato articoli di scienza, leggi e decreti, abbiamo letto tutte le informazioni dei media mainstream e anche quelle dei complottisti perché noi abbiamo l'amore per la conoscenza oggettiva dei fatti. Volevate la nostra morte intellettuale ma noi ci sentiamo più vivi e raggianti. Noi non vogliamo vivere con la museruola, non vogliamo vivere diffidando gli uni degli altri, non abbiamo paura di abbracciarci. Non vogliamo il passaporto sanitario e vivere schedati e non vogliamo essere incarcerati nelle nostre case, volevate separarci e ci avete uniti. Noi non siamo disaddatati sociali, estremisti, talebani e terroristi."

Ci paragonano ai talebani, medici e infermieri ci augurano di vederci intubati, giornalisti che ci augurano di morire come mosche. - afferma con rabbia Leonardo Sinigaglia del movimento. 

Presi di mira anche i giornalisti anche con vari cori: "Giornalista terrorista", oltre al governatore della Liguria e gli infettivologi colpevoli, secondo i manifestanti, di racconatare continuamente falsità.