Neonato circonciso, confermato l'arresto per la mamma, la nonna e il "santone"

di Redazione

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"Ci sarebbe il rischio di fuga e di inquinamento delle prove" scrive il sostituto procuratore

Neonato circonciso, confermato l'arresto per la mamma, la nonna e il "santone"
Ci sarebbe pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. Con queste motivazioni il sostituto procuratore Daniela Pischetola ha chiesto la convalida del fermo per Maris Anetor e Katherine Aigbodion, rispettivamente mamma e la nonna del piccolo Zion, il neonato morto dopo una circoncisione casalinga. Stessa richiesta anche per il sedicente "santone" che ha materialmente eseguito l'intervento, per un compenso di appena 50 euro. "Il padre del piccolo - ha spiegato il pm nella sua richiesta - vive adesso all'estero e le due donne potrebbero provare a raggiungerlo". Continuano intanto ad emergere dettagli sempre più angoscianti sulla vicenda: se le due donne non avessero atteso così tanto prima di chiamare i soccorsi, il piccolo Zion si sarebbe quasi certamente salvato. Le due donne, invece, si sono decise a chiamare il 118 solo alle 3 di notte, mentre l'intervento casalingo sarebbe stato effettuato molte ore prima. Notando che qualcosa non andava, visto che il piccolo continuava a perdere molto sangue, avrebbero prima chiesto aiuto al santone ma l'uomo, il 34enne Osas Okundaye, avrebbe minimizzato dicendo loro di applicare una semplice pomata cicatrizzante. Capendo però che la situazione stava prendendo una brutta piega, l'uomo aveva provato a darsi alla fuga, finendo però in manette mentre tentava di varcare la frontiera con la Francia insieme a moglie e figli. Domani il medico legale Francesco Ventura eseguirà l'autopsia che permetterà di confermare le cause del decesso del piccolo Zion. Il gip Paola Faggioni, intanto, ha fissato per sabato mattina gli interrogatori dei tre arrestati.