Mattioli: "Stupiti che il governo abbia ignorato le istanze del mondo dello shipping"

di Marco Innocenti

"Speriamo almeno che in sede di conversione del decreto si possa correggere il tiro"

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Si dice "stupito ed amareggiato" Mario Mattioli, presidente di Confitarma, del fatto che il governo, anche con l'ultimo decreto Rilancio appena varato, abbia deciso di non ricevere le istanze presentate dal mondo dello shipping italiano. "In queste settimane di emergenza il nostro settore non si è mai fermato - ha spiegato Mattioli in collegamento con Telenord - lavorando senza sosta per far sì che non mancassero mai i beni di prima necessità sugli scaffali o il petrolio per far muovere l'intero sistema Paese che, anche se a ritmo ridotto, ha continuato a viaggiare. Eppure, adesso che serve pensare a dare un sostegno al settore, non c'è traccia di tutte quelle richieste che avevamo presentato".

"Alcune di esse - aggiunge Mattioli - erano peraltro a costo zero, come nel caso della possibilità per le compagnie di navigazione di organizzare crociere limitate ai soli porti italiani. Eppure anche questa richiesta non è stata presa in considerazione. Stupisce, è vero ma contiamo che in sede di dibattito parlamentare si possa correggere il tiro almeno su queste... chiamiamole disattenzioni. Stupisce anche però che si siano trovate le risorse per finanziare operazioni come quella con la quale si proroga per 12 mesi la convenzione con Tirrenia. Anzi, la si proroga di un tempo del tutto indefinito perché la formula scelta è "12 mesi dalla fine dell'emergenza" e questo vuol dire tutto e nulla".