Liguria, trasporto scolastico, Berrino: “Abbiamo messo in campo anche 191 bus privati”

di Antonella Ginocchio

L’assessore regionale ai trasporti ha risposto vin Consiglio all'innterrogazione di Sanna, Pd 

L’assessore regionale ai trasporti, Gianni Berrino, in Consiglio regionale, nel rispondere  ad una ‘interrogazione di Armando Sanna, Pd, ha illustrato il piano dei trasporti per i ragazzi delle scuole superiori, da attuare non appena si ripartirà con la didattica in presenza. Il piano – ha in primo luogo puntualizzato Berrino - è stato varato in accordo con i prefetti delle quattro province liguri. “Si mettono in campo 280 bus aggiuntivi, 191 dei quali appartengono al trasporto privato: si tratta di bus turistici,” ha detto l’assessore spiegando che in questo modo si fornisce anche un aiuto alle società di noleggio, alle prese con la crisi del turismo, dovuta alla pandemia

Berrino, nell’illustrare il piano provincia per provincia, ha puntualizzato che i servizi aggiuntivi a livello ligure comporteranno una spesa di circa 12 milioni. Si tratta di fondi che dovranno essere elargiti dal governo ma che – ha precisato l’assessore, al momento non sono stati ancora erogati. Berrino ha quindi ricordato che il trasporto sarà coordinato con gli orari differenziati di entrata e di uscita da scuola dei ragazzi.

Armando Sanna, Pd, nella sua interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo ha in particolare chiesto che in tutti i Comuni, tramite aziende municipalizzate o tpl, siano garantiti nei prossimi giorni i trasporti secondo gli scaglioni di ingresso e uscita degli studenti nelle scuole. Il consigliere ha ricordato che Amt ha affidato l’esercizio delle “navette” per gli studenti a due società private, che il Fondo nazionale trasporti nel 2019 è cresciuto di un milione di euro per la Città Metropolitana, e che nel 2020 le risorse sono oltre 2 milioni di euro e sono previsti fondi per questi servizi aggiuntivi. Il consigliere ha ribadito che il banco di prova sarà rappresentato in particolare dal trasporto per i ragazzi che vivonoPandemia nelle zone dell’entroterra.