Liguria, la scuola riparte: 12 centri per tamponi e sostegno psicologico

di Redazione

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Ecco il piano della Regione, Toti: "Le scuole liguri sono pronte a partire ovunque da Sarzana a Ventimiglia a partire da lunedì"

Liguria, la scuola riparte: 12 centri per tamponi e sostegno psicologico

Con la ripartenza delle scuole il 14 settembre la Regione Liguria attiverà dodici centri 'drive through' e ambulatori in tutta la Regione, accessibili solo su richiesta del pediatra e del medico di famiglia, per effettuare i tamponi per covid-19 a studenti, loro famiglie e personale scolastico. Lo prevede il piano regionale messo a punto in vista dell'avvio dell'anno scolastico insieme con l'ospedale Gaslini e presentato oggi dal presidente della Regione Giovanni Toti, gli assessori regionali a Sanità e Formazione, Sonia Viale e Ilaria Cavo, il commissario straordinario di AlisaWalterLocatelli e il direttore generale del Gaslini Paolo Petralia. Si tratta di un piano incrementale e il numero dei centri per effettuare i tamponi alla popolazione scolastica potrebbe crescere, se necessario, nel corso dei prossimi mesi. Saranno tre nell'Asl1 imperiese (a Ventimiglia in via Tenda Roverino presso la sede della Protezione civile, a Sanremo nel Palafiori e a Imperia sul molo San Lazzaro, tre nell'Asl 2 savonese (una tenda presso l'ospedale di Albenga, in Val Bormida a Carcare in via del Collegio 8, a Savona una tenda della Protezione civile presso l'ospedale San Paolo), uno nell'Asl 3 genovese presso il piazzale dell'ospedale di Giorno dell'ospedale Gaslini, uno nell'Asl 4 chiavarese (un centro drive through all'ingresso dell'ospedale di Lavagna), quattro nell'Asl 5 spezzina (presso l'ospedale militare Falcomatà, la sede di Luni e Brugnato dei distretti dell'Asl 5, un ambulatorio di strada itinerante).

"Le scuole liguri sono pronte a partire ovunque da Sarzana a Ventimiglia a partire da lunedì, - rimarca Toti - grazie all'hub regionale anti covid attivato al Gaslini. Al momento la situazione è ovunque sotto controllo, quindi le scuole partiranno anche alla Spezia, dove non prevediamo misure drastiche". "L'obiettivo è garantire il risultato dei tamponi entro 24 ore a tutti gli studenti liguri", sottolinea Viale. "Alisa ha sottoscritto una convenzione con l'Ordine degli Psicologi che garantirà un supporto psicologico a studenti e personale scolastico durante tutto l'anno scolastico", spiega Cavo. Da lunedì sarà attivo il numero verde (800936660) dedicato esclusivamente alle famiglie degli studenti casi sospetti o confermati o loro contatti di stretti, contattatile da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17. Il sabato dalle 8 alle 12.

Ad oggi in circa 7 mila su 25 mila tra il personale scolastico in Liguria hanno usufruito della possibilità di effettuare i test sierologici gratuiti sulla positività al coronavirus, la percentuale di positività oscilla attorno al 2-2,5%. Lo riferisce il commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli oggi pomeriggio a Genova a margine della presentazione del piano regionale per la ripresa della scuola il 14 settembre. "Una percentuale di positivi comparabile con i dati che abbiamo sulla popolazione ligure, al momento nessuno dei settemila è risultato positivo al tampone", sottolinea Locatelli spiegando che nella totalità dei casi esaminati l'infezione è stata contratta in passato

"Più che mai se ci sono dei minimi sintomi di covid i bambini non devono andare a scuola, devono essere tenuti a casa dalle famiglie, i genitori devono misurare sempre la temperatura dei figli e di loro stessi prima di uscire e soprattutto devono insegnare ai bambini a utilizzare la mascherina come presidio di sicurezza". E' l'invito del presidente dell'Ordine dei medici di Genova Alessandro Bonsignore oggi pomeriggio a Genova in vista della ripresa dell'anno scolastico il 14 settembre.

"La mascherina consentirà non solo di ridurre la contagiosità da covid, ma anche da tutte le patologie simil influenzali, che quindi potranno ridurre la necessità di accertamenti. - sottolinea - Serve la collaborazione di tutti per aver meno disagi possibili, nei bambini la preoccupazione non è tanto quella del rischio della patologia, ma di tutto quello che la preoccupazione e l'allarme sociale possono comportare". "Nei fine settimana i pediatri e i medici di medicina generale hanno già dimostrato e dimostreranno con grande senso di responsabilità e del dovere la disponibilità di andare oltre i loro paletti contrattuali e di allargare la loro reperibilità, come sempre ci saranno le strutture sanitarie preposte e le guardie mediche", ricorda.