Leonardo Automazione, Apa: "Finalmente primi segnali positivi dall'azienda"

di Marco Innocenti

1 min, 25 sec

Il segretario Uilm: "Abbiamo ribadito un netto no alla cessione ma, in attesa di nuovi chiarimenti, sospenderemo ogni iniziativa di mobilitazione"

Leonardo Automazione, Apa: "Finalmente primi segnali positivi dall'azienda"

"L'azienda ci ha inviato un preciso segnale ossia che non intende fare scelte unilaterali se non in presenza di un percorso condiviso. Infatti abbiamo istituito un percorso a tappe di confronti continui per verificare qual è la migliore soluzione da applicare alla vicenda". Così il segretario generale della Uilm di Genova, Antonio Apa, dopo l'incontro con Leonardo sul destino della business unit Automazione.

"Finalmente un confronto costruttivo sull'Automazione - sottolinea Apa - L'intenzione di Leonardo di conciliare l'inevitabile ricerca di una flessibilità operativa e competitiva con la salvaguardia dei livelli occupazionali a lungo termine va proprio nella direzione giusta indicata e rivendicata con forza dalla Uilm genovese. Pur apprezzando l'apertura dell'azienda - conclude il segretario Uilm - abbiamo rispedito al mittente la cessione dell'Automazione; no ad ingressi di partner o di fonti che rischiano di snaturarla".

Un primo segnale positivo, insomma, che spinge la Uilm Genova a sospendere "qualsiasi iniziativa di mobilitazione - annuncia Apa - in attesa dei chiarimenti nel prossimo confronto che avverrà nei prossimi giorni. Non lasceremo mai soli i lavoratori ma prima di tutto non lasciamo sole le aziende che garantiscono gli stessi, a partire da Leonardo che esprime un patrimonio che Genova, la Liguria e il Paese non possono permettersi di vedere ridimensionato".

"Noi non molleremo facilmente su un asset che riteniamo strategico - conclude Apa - Ci sono a disposizione ingenti risorse del Pnrr che aiuterebbero a sviluppare l'Automazione, anche se ravviso che a Genova esistono possibili sinergie con altre prestigiose realtà nel comparto tecnologico. Evidentemente il grido di allarme di centinaia di lavoratori inizia ad essere ascoltato e le nostre preoccupazioni sono quelle di tutelare l'occupazione di 400 lavoratori del settore e delle loro famiglie".