La Spezia, ecco il progetto da 175 milioni dell'Ospedale Felettino: lavori al via nel 2022

di Redazione

8 piani, 506 posti letto e un incremento nel numero delle terapie intensive. La nuova struttura sarà attrezzata per far fronte a eventuali pandemie

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Presentato oggi il progetto di fattibilità tecnica economica del nuovo ospedale del Felettino della Spezia. Un'opera che doveva essere pronta entro il 2021, ma il cui appalto tornerà a essere affidato la prossima estate, dopo che la Regione Liguria aveva rescisso in modo unilaterale il precedente contratto da 170 milioni con Pessina, per i ritardi accumulati dal cantiere e per la richiesta di varianti: la prima udienza il prossimo 26 gennaio. Il nuovo progetto, da 175 milioni, prevede un ospedale del tutto simile a quello del progetto precedente ma rinnovato e adeguato alle nuove normative, con 8 piani, 506 posti letto e un incremento nel numero delle terapie intensive. Un ospedale più tecnologico, come è stato spiegato oggi alla presentazione che si è tenuta alla Spezia da parte di Regione Liguria, Comune e Asl5 con lo studio tecnico Politecnica Buildings for Humans che ha predisposto il progetto di fattibilità avanzato.

"La gestione sanitaria sarà pubblica a carico della Asl5, l'appalto integrato prevede che i privati collaboreranno per quel che riguarda finanziamento, costruzione e gestione dei servizi legati al mantenimento della struttura" ha spiegato il presidente Giovanni Toti. Asl5 dovrà pagare un canone, si ipotizza trentennale, al privato che realizzerà l'edificio nello stesso luogo dove è stato demolito il vecchio Felettino. Scorporato dell'appalto il vecchio ospedale Sant'Andrea, che aveva un valore di circa 26 milioni di euro, dove l'idea di Regione "è quella di realizzare un centro polifunzionale di servizi sanitari, sociosanitari, per rispondere a esigenze del terzo settore e non solo, alienando magari altri beni in città. Eliminando nell'appalto del Felettino la permuta del Sant'Andrea, crediamo sarà più appetibile" ha detto Toti. La gara d'appalto verrà affidata entro la prossima estate con l'avvio dei lavori previsto nel 2022. Entro il 2025 l'ospedale dovrebbe essere completato.

"Riprendiamo in mano questo cantiere per rispondere alle esigenze di tanti spezzini. Per quel che riguarda la causa con Pessina, siamo di fronte a un caso in cui la società unica partecipante alla precedente gara non ha realizzato l'ospedale. Vedremo poi cosa dirà la magistratura" ha risposto il sindaco Pierluigi Peracchini. Presenti alla presentazione anche l'assessore regionale Giacomo Giampedrone, la commissaria straordinaria di Asl5 Daniela Troiano e i tecnici di Ire e di Filse.

Il nuovo ospedale Felettino di La Spezia sarà attrezzato anche per far fronte a un’eventuale nuova emergenza pandemica, con una sala operatoria, un sistema di ventilazione, accessi e locali completamente dedicati, per garantire la sicurezza del personale e dei pazienti”. Lo spiega su Facebook il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti

Il presidente del Manifesto per la Sanità locale Rino Tortorelli ha espresso perplessità. "Come previsto la revoca del precedente appalto è finalizzata a dare ingresso a un privato che gestirà sì i servizi secondari ma legherà le mani al bilancio della Asl5 per trent'anni. L'Asl5 guarda al modello lombardo, io guarderei piuttosto alle Corti dei Conti della Toscana e del Veneto che stanno facendo indagini su questo tipo di progetti, dove è previsto l'ingresso del privato, e in cui viene verificato quanti soldi pubblici vanno indebitamente ai privati". Per Mario Ghini, segretario Uil Liguria "ci aspettiamo che i tempi di avvio delle procedure e delle gare annunciati dal presidente Toti siano rispettati. L'attuale pandemia ci ha fatto capire che investire in sanità è sempre più urgente e indispensabile".

La Cgil della Spezia critica il nuovo ospedale del Felettino, presentato oggi da Regione, Comune e Asl5 come "un libro dei sogni - dice il sindacato -. È tutto molto bello. Però mancano risorse, certezze sui tempi, chiarezza sulla gestione della transizione e su chi gestirà l'ospedale se e quando sarà realizzato. Nessuna garanzia anche perché pende il ricorso di Pessina. Si tratta di un appalto integrato. Significa che chi vince la progettazione vince anche la realizzazione. Il fatto che la stessa impresa si occupi di progettazione e realizzazione dell'opera apre alla possibilità di richiesta di infinite varianti con i conseguenti contenziosi". Sotto la lente anche il piano di manutenzione straordinario previsto per il Sant'Andrea per i prossimi anni, "uno spreco di risorse pubbliche che grida vendetta e non chiarisce gli assetti organizzativi ed occupazionali. Il nuovo ospedale è un'opera fondamentale per il territorio. Lavoratori e cittadini non ne possono più di passerelle e libri dei sogni. Servono progetti concreti, sostenibili, condivisi con il territorio. Serve il rilancio della sanità pubblica, non continuare a favore quella privata, logica che ha provocato solo disastri."