Decreto Riaperture; Giacobbe: " Una presa per i fondelli: una finta ripartenza"

di Antonella Ginocchio

Per il cantautore è imposisible fare concerti, visto che il coprifuoco è alle 22. Intanto è uscita la sua nuova canzone "Il nostro tempo", un inno alla speranza

ll  cantautore genovese Sandro Giacobbe è molto critico nei confronti del nuovo Decreto Riaperture che, almeno sulla carta, consente di riaprire cinema e teatri.

"Si tratta di una presa per i fondelli,  una finta ripartenza: come si organizzano i concerti, visto che c’è un coprifuoco alle 22? I concerti di solito iniziano alle 21 o 21,30”, ha detto il cantautore a Fuori Rotta. E ancora: “Le feste di piazza sono un’occasione per fare spettacoli, ma non si possono organizzare, se la gente deve rientrare entro le 22”.

Per quanto riguarda il teatro, Giacobbe ha continuato. "E' chiaro che in questo momento non si può riaprire: serve il tempo necessario per la programmazione”

A questo punto  Giacobbe spera che la “la situazione venga rivista”

Intanto è in uscita la nuova canzone di Giacobbe,  dal titolo "Il nostro tempo". Si tratta di un brano che vuole trasmettere speranza: una finestra spalancato nel futuro, quando non si parlerà più di pandemia.