Incidenti mortali sulla A1, i sindacati: "Mims ci convochi per parlare di sicurezza"

di Edoardo Cozza

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Dopo gli episodi degli ultimi giorni Filt-Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti richiamano tutte le parti in causa al senso di responsabilità

Incidenti mortali sulla A1, i sindacati: "Mims ci convochi per parlare di sicurezza"

"C'è necessità che venga convocato con urgenza dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, un incontro specifico  per affrontare le problematiche della sicurezza sul lavoro degli autisti”. Lo chiedono unitariamente Filt-Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a seguito del nuovo incidente mortale che ha coinvolto un camionista sull’A1, tra Fiorenzuola e Piacenza, dopo l’incendio con esplosione di un’autocisterna di Gpl che ha provocato la morte di due autotrasportatori, aggiungendo che “alle famiglie di queste persone va il nostro commosso cordoglio”.

“È necessario – sottolineano le organizzazioni sindacali – fermare questa carneficina e per farlo bisogna che ogni soggetto responsabilmente, in questo paese, faccia la propria parte, a partire dal sindacato dei lavoratori, senza sottovalutare per nessuna ragione le questioni della sicurezza. Si sente ancora l’eco delle parole che abbiamo ascoltato nelle tante assemblee nei luoghi di lavoro, in cui è stato richiamato con forza, quale priorità, la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratrici. Quello dell’autista è un luogo itinerante che ha bisogno di maggiore attenzione e prevenzione, a partire dai servizi e dalle infrastrutture per la sosta”.

“Allo stesso tempo – proseguono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – tutte le istituzioni, da chi controlla a chi ha il dovere di operare per far aumentare gli standard della sicurezza, come il Governo e i Ministeri dei Trasporti e del Lavoro devono rendere operativi investimenti nella prevenzione della sicurezza. Ma serve responsabilità anche da parte del sistema delle imprese che continua a chiedere contributi per l’autotrasporto ma molto spesso chiede agli autisti turni massacranti di guida. Per queste ragioni – chiedono infine le organizzazioni sindacali – da tempo sollecitiamo l’allargamento dell’albo dell’autotrasporto alle parti sociali, che rappresentano i lavoratori”.