In Liguria sempre meno spiagge libere: occupati il 70% dei lidi

di Alessandro Bacci

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I dati del report di Legambiente, a Laigueglia e Diano Marina addirittura il 92% occupato

In Liguria sempre meno spiagge libere: occupati il 70% dei lidi

Aumenta in modo esponenziale in Italia e in tutte le Regioni, la quantità delle concessioni balneari che nel 2021 arrivano a quota 12.166 (contro le 10.812 degli ultimi dati del Demanio relativi al 2018) registrando un incremento del +12,5%. La Liguria non fa eccezione: secondo il Report di Legambiente proprio la Liguria è tra le regioni 'record' assieme a Emilia-Romagna e Campania con quasi il 70% dei lidi occupati da stabilimenti balneari. Numeri incredibili a Laigueglia (Savona) con il 92,5%, delle spiagge 'occupate' da stabilimenti balneari e a Diano Marina (Imperia) con il 92,2% dove disponibili sono rimasti solo pochi metri in aree spesso degradate.

Per quanto riguarda l'erosione costiera in Liguria nel 2020 sono stati stanziati 6 milioni di euro per 9 interventi di difesa della costa, di contrasto all'erosione e di incremento della resilienza in 7 Comuni. Al Comune di Moneglia (Genova) sono andati 475mila euro per la realizzazione di una scogliera a gettata aderente alla costa e addossata al muro ciclopico esistente a Punta Rospo. Qui le concessioni balneari occupano quasi il 70% delle spiagge e generano annualmente poco più di 46 mila euro. Recentemente altri stanziamenti hanno riguardato Chiavari (Genova) con 14 milioni di euro, destinati alla realizzazione di nuovi pennelli per la difesa del litorale, dove il tratto di mare non ha più fondale e l'acqua ristagna nel periodo estivo. Complessivamente in Liguria, rispetto alle oltre 1.200 concessioni esistenti per stabilimenti balneari, le entrate dovute come canoni demaniali, arrivano a 11,2 milioni, con dati che risalgono al 2016.