Il trading all'epoca del covid: "Boom fra piccoli risparmiatori e dipendenti"

di Redazione

Così Luca Benevelli di Daxlab Strategy, agenzia genovese di formazione per traders indipendenti

Ogni crisi, anche la più profonda, è foriera di opportunità e quella sanitaria innescata dal covid non fa certo eccezione- Almeno dal punto di vista economico. "Il covid senza dubbio ha accelerato il processo di digitalizzazione, affossando le attività che si muovono solo in locale - spiega Luca Benevelli di Daxlab Strategy, agenzia genovese che si occupa di formazione nel mondo del trading - Noi abbiamo notato tante richieste da parte di imprenditori che volevano diversificare le proprie entrate, sganciandosi almeno in piccola parte dalla propria attività principale per trarre così dei benefici economici dal trading online. Ci sono poi tanti dipendenti o comunque piccoli risparmiatori, dall'impiegato che vuole investire piccole somme per arrotondare le proprie entrate mensili fino all'investitore più strutturato che lavora su capitali più ampi".

"E' chiaro che, come ogni attività, anche il trading ha dei rischi - aggiunge Benevelli - che, con una formazione accurata e professionale, possono essere risolti e di conseguenza è possibile ritagliarsi un'entrata mensile aggiuntiva senza incorrere in rischi eccessivi. Opportunità sui mercati finanziari ce ne sono sempre per chi le sa cogliere. Con l'avvento del covid chi ha avuto maggiori benefici sono le società legate alla farmaceutica, al biotech e alle videocomunicazioni, che sono destinate a trarre il maggior profitto nel corso di questa crisi.