Il politologo Gilles Kepel a Sestri Levante sul rapporto con il Medio Oriente: "Necessaria unità in Europa"

di Marco Garibaldi

Un altro appuntamento organizzato dal Circolo Culturale il Convivio del Tigullio

Si è svolta oggi a Sestri Levante un'altra importante tappa organizzata dal Circolo Culturale il Convivio del Tigullio. 

La città dei due mari ha accolto Gilles Kepel politologo e orientalista francese, specializzato negli studi sul Medio Oriente contemporaneo e sulle comunità musulmane in Occidente.

Il professore, nelle librerie con il suo ultimo libro "Il ritorno del Profeta" - Perché il destino dell'Occidente si decide in Medio Oriente, insegna all’Ecole Normale Superiéure di Parigi ed è Direttore Scientifico della MEM Freethinking Platform presso l’Università della Svizzera Italian.

Nel suo nuovo saggio Kepel analizza come è cambiata la mappa del mondo arabo dall'inizio della pandemia con il convincimento che il futuro del pianeta possa decidersi in Medio Oriente anche per causa di quel "jihadismo d'atmosfera" diventato incubo dei governanti e dei servizi di intelligence occidentali perché capace, attraverso i social network, di mobilitare anche il mondo musulmano d'immigrazione.

"Pensiamo ad esempio ai flussi di migranti illegali, questo è un problema per l’Italia e la Francia. A Mentone e a Ventimiglia vediamo centinaia di persone che attraversano ogni giorno il confine - commenta Kepel - È anche un problema per l’Europa in generale perché dopo il full out americano di Kabul in estate non c’è più la capacità e l’interesse della Nato ad essere presente con una struttura di difesa in Medio Oriente.

L’Europa dovrebbe essere unita su questa situazione. Si tratta di una questione di difesa molto importante. L’Italia e la Francia sono i due paesi che devono esercitare una funzione nel Mediterraneo".

Kepel poi spiega come queste tematiche influenzino inevitabilmente anche la politica interna e lo fa citando due esempi, uno per l'Italia e l'altro per la Francia: 

"Il tema dell’emigrazione è sempre più presente nella politica interna. Matteo Salvini è stato eletto cavalcando il problema dei migranti nei porti italiani, nelle lezioni francesi il nuovo candidato della destra estrema, Eric Zemmour, non parla che dell’emigrazione, dell’Islam e della sfida islamica".

Un altro grande successo per il Convivio del Tigullio che già pensa ai prossimi appuntamenti:

"È un cantiere in continua evoluzione - commenta il presidente Angelo Paone - I prossimi appuntamenti saranno: il 6 novembre "Noi con Dante" alla Società Economica, organizzato con il patrocinio del Comune di Chiavari. Avremo i professori Audano e Lazzarin, credo che sarà un evento molto interessante. Replichiamo il 26 novembre a Rapallo con "I crimini in nome dell'amore", in questo caso affrontiamo la tematica dei reati e delle violenze contro le donne".